Un gatto resta intrappolato in mezzo al fiume, miagola, è disperato, ma non riesce a tornare a riva: Megan interviene, ma non senza difficoltà.
Megan Eastaugf è una ragazza che lavora in un maneggio in Australia, nella città di Adelaide. È quasi l’ora di pranzo, quando, mentre sta dando da mangiare ai cavalli, prima di torna a casa, sente dei miagolii provenire dalla vallata. Sono miagolii disperati, così, la ragazza capisce subito che si tratta di un gatto in difficoltà. Dunque, non ci pensa due volte, segue quei versi atroci, che la portano dritta alle acqua del fiume.
In mezzo al fiume, Megan trova un gattino nero, disperato, che non sa più come muoversi. Accanto a lui, un asse di legno spezzata. Probabilmente, il felino si era arrampicato sull’asse di legno, forse per attraversare il fiume, o forse attirato dai pesci, ma il legno marcio aveva caduto, gettandolo in acqua. Tuttavia, Megan non sa come agire, le acque sono profonde, e il micio si tiene in bilico, aggrappato alle assi in acqua.
La ragazza, da sola, sa che non può farcela, e così, prende il telefonino e chiama la sua amica Jessica. Insieme, le due ragazze si aiutano, una resta sulla riva, mentre l’altra si immerge in acqua, tenuta con una corda. Quando Megan preleva il gatto, nota qualcosa di insolito. Il gatto è pesante, tanto che fa fatica a sollevarlo. Abbassa lo sguardo e urla di orrore.
Alle zampette posteriori, il povero micio ha un laccio, legato a sua volta a una vecchia sega elettrica. Qualcuno deve averlo legato appositamente all’apparecchio e gettato nel fiume, per farlo morire affogato. Uno scherzo si cattivissimo gusto, che provoca disgusto. Eppure, con tutte le forze, il gatto è riuscito a sopravvivere e ad avvertire i soccorsi. Con tutta la forza, è riuscito ad aggrapparsi alle assi di legno e a non sprofondare in acqua.
Fortunatamente, la vicenda drammatica si risolve in breve, grazie all’intervento delle due ragazze. Il gatto, poi, viene subito portato in una clinica veterinaria, per degli accertamenti. Il poveretto è ancora sotto shock, spaventato, ma è salvo. In clinica, il veterinario nota che l’animale è sprovvisto di chip, perciò non si può risalire al proprietario.
Tramite un’associazione, Megan ha denunciato l’accaduto, dando il via alle indagini sul responsabile di un gesto così folle. Il gattino, invece, che è stato chiamato Splash, un nome un programma, è stato adottato da Jessica, la quale lo tiene in casa, al sicuro, e lo coccola in ogni momento. Splash non dovrà più temere, la sua vita sarà fantastica, all’interno di una famiglia amorevole.
Di gesti folli e malati, che provocano disgusto e che logorano l’animo umano, purtroppo ce ne sono tanti, troppi. Ne abbiamo raccontati diversi, come quello del cane gettato da un cavalcavia, oppure di quello preso a colpi di arma da fuoco. E ancora, la storia dei cuccioli di gatto chiusi dentro una scatola di cartone, sigillata con del nastro ed esposta sotto al sole cocente.
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