Qual è la vera indole del gatto, indolente amante del riposo o indomito esploratore a caccia di sorprese? Ecco alcune risposte
Secondo il luogo comune il gatto è un animale pigro e poco propenso al movimento. Spesso si sostiene che trascorra la maggior parte della sua giornata a dormire, nascosto da sguardi indiscreti. Eppure fisiologicamente appare dotato di un corpo tutt’altro che predisposto al riposo esclusivo e alla staticità.
Infatti il felino è dotato di una muscolatura scattante, con una colonna vertebrale flessibile e mobile. Inoltre dispone di sensi molto sviluppati, in particolare un’
molto acuto che gli consente di percepire rumori e suoni inesistenti per gli esseri umani. Ha una vista ottima e un olfatto con milioni di recettori, oltre alle vibrisse un vero e proprio organo tattile e sensoriale.
Il gatto è veramente un dormiglione?
In considerazione della loro fisiologia i gatti hanno un naturale bisogno di riposo. Non per caso il loro ritmo veglia sonno prevede una serie di pause nell’arco della giornata che gli consentono di riprendere energia e forza. Il sonno del gatto è caratterizzato da una fase iniziale di vigilanza, che si trasforma in un addormentamento leggero (fase non REM), e poi una eventuale fase REM con movimenti degli sotto le palpebre e della muscolatura. In questa fase sognano probabilmente.
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Le loro pause sono numerose nelle 24 ore, circa una ogni 104 minuti secondo studi in laboratorio. Bisogna poi considerare che sono animali crepuscolari che prediligono le ore notturne e serale per le loro attività. In realtà è l’ambiente nel quale vivono a determinare parte del loro comportamento. Gli ambienti monotoni e privi di stimoli sensoriali tendono a rendere il gatto domestico meno attivo e intraprendente.
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Al contrario i gatti che hanno la possibilità di esplorare gli ambienti esterni, pur legati alla casa, mantengono un’ intensa attività motoria di esplorazione che alterna a frequenti riposi. Quindi un felino che riposa spesso non necessariamente è pigro e inattivo. Purtroppo è la vita in ambienti chiusi e non stimolanti a condizionarne il comportamento e renderlo un dormiglione.