Il gatto è un animale che ha le sue esigenze alimentari specifiche. Anche se domestico, mantiene il proprio istinto per il cibo e l’alimentazione
Avere un gatto in casa è una gioia ed un motivo di serenità. Spesso chi prende un gatto è consapevole che l’animale sia meno impegnativo del cane. Da un certo punto di vista è vero. Il cane deve uscire regolarmente ed ha un attaccamento maggiore verso la persona che considera capo branco. Tuttavia anche il gatto ha le proprie esigenze che devono essere rispettate. Quando è in natura riesce a soddisfarle autonomamente. Mentre invece, quando è in casa, è la persona che se ne occupa che le deve soddisfare e comprendere.
Ad esempio la lettiera del gatto deve essere sempre pulita, anche più di una volta al giorno. In caso contrario, l’animale lascerà “ricordini” per la casa per segnalare il proprio disagio. E non è l’unica esigenza che il gatto manifesta.
Generalmente il gatto casalingo mangia il cibo secco a base di croccantini industrali, e la scatoletta dell’umido di cibo per gatti. Tuttavia dare al gatto da mangiare solo due volte al giorno può essere un errore. Il gatto di solito necessita di circa 15 micro spuntini quotidianamente. Ciò significa che la ciotola dei croccantini deve essere sempre a disposizione. Se non ha i suoi pasti, ed aha accesso a tetto o modalità per andare in giro, andrà a procacciare cibo in altri luoghi.
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Se invece è chiuso in casa, in assenza dei suoi micro spuntini il gatto potrebbe manifestare comportamenti nervosi ed aggressivi. La frequenza di pasti tra persone ed animali è molto diversa, ed anche se l’animale domestico a volte viene considerato alla stregua di un componente della famiglia, si devono rispettare le abitudini proprie della sua specie.
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E purtroppo a danneggiare la vita del gatto domestico ci sono anche degli errati luoghi comuni, come quello secondo cui il gatto è indipendente ed asociale. Non è vero. Il gatto necessita di interazione sociale, con l’uomo o con altri gatti, altrimenti si sentirà molto solo.
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