Sta diventando virale su tutti i social il video di un veterinario che ha deciso di non restituire un gatto alla proprietaria sospettando un caso di maltrattamento su animali
Nel momento in cui si decide di portare il proprio animale di casa dal veterinario lo si fa con la stessa intenzione che si ha quando ci si reca dal medico o quando si portano i figli dal pediatra. C’è qualcosa che non va e occorre capire che cos’è. In alcuni casi si tratta di una situazione momentanea che si risolve con poco, in altri casi magari si tratta di una condizione imprevista e che può diventare letale.
Ma i veterinari, esattamente come i medici di famiglia e i pediatri, sono anche in grado di accorgersi quando le condizioni degli eventuali pazienti che vengono portati nei loro studi sono il frutto della incuria o altre volte addirittura della cattiveria.
A spiegare il motivo per cui il gatto non è stato restituito alla signora oggetto di un video precedente è stato lo stesso veterinario che ha voluto raccontare come il gatto è arrivato nel suo studio e soprattutto di che cosa si è reso conto dopo poco che l’animale era arrivato. Stando al racconto del veterinario, si è presentata una signora con un gattino denutrito che, questo riferiva la persona che ha portato l’animale, non mangiava da un paio di settimane. Il gatto ovviamente era molto debole ma il veterinario ha iniziato immediatamente la cura. E fin qui nulla di strano se lo fosse che una settimana dopo l’inizio del trattamento salvavita per l’animale si è presentata quella che poi è risultata essere la reale proprietaria dell’animale.
A quel punto il veterinario ha deciso di non restituire il gatto alla signora in questione e la motivazione è stata che si è ricordato che la stessa signora aveva portato tempo prima un altro gatto in condizioni altrettanto disperate. Temendo quindi che gli animali in possesso della signora fossero sottoposti a maltrattamenti il veterinario ha deciso di trattenere il gatto. La signora ha tentato di far valere un qualche suo diritto facendo arrivare la polizia ma, e su questa nota si conclude il racconto del veterinario, una volta spiegata la situazione la polizia ha in realtà dato ragione al medico.
Questo racconto di un probabile caso di maltrattamento nei confronti di un animale permette di fare una riflessione su quello che è il ruolo dei medici, che si occupano delle persone o che si occupano degli animali non importa, nella prevenzione e nella lotta alla violenza. Anche contro le donne. Perché molto spesso i comportamenti violenti di chi poi commette crimini come i femminicidi in presenza di animali domestici si riverberano in una sorta di vendetta prima sull’animale cui magari la donna tiene e poi su lei stessa. E ci sono poi correlazioni evidenti corroborate da diversi studi tra abusi sugli animali, abusi sui bambini e in generale comportamenti criminali e violenti sulle persone.
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