I gerani in questo periodo dell’anno perdono foglie e diminuiscono la produzione di fiori. Conoscere le malattie più comuni di questa specie può salvarle
Tra le piante più amate e coltivate, soprattutto nel Centro e sud Italia, c’è sicuramente il geranio. Pianta resistente a fiore, il geranio decora e arreda con semplicità impreziosendo giardini e balconi. Coltivato sia in vaso che nelle aiuole dei giardini, il geranio si presta a diventare facilmente e con poche cure una pianta ad alto fusto, diventando un cespuglio di medie grandi dimensioni.
I suoi fiori sono coloratissimi: dal bianco al rosso, passando per il fucsia e il rosa, con alcune varietà che presentano sfumature. Conoscere le principali patologie che possono colpire questa pianta renderà più facili le eventuali cure.
Il geranio comune è originario del Sud Africa e coltivato in climi simili a quello mediterraneo, miti e freschi. Tra le patologie che colpiscono più frequentemente questa pianta vi sono quelle legate ai funghi, come ad esempio ruggine, muffa grigia e marciume.
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La ruggine colpisce i gerani definiti “zonali” e proviene da un fungo della classe dei basidiomiceti, molto pericoloso per la specie. Questa malattia è da tenere sotto controllo sin dai primi sintomi poichè facilmente si estende alle piante intorno.
Per intervenire bisogna valutare i sintomi: foglie giallastre sul margine inferiore e superiore della foglia. Al centro si formeranno macchie concentriche rossastre.
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Il geranio viene colpito anche da alcune malattie batteriche e può portare velocemente la pianta alla morte. La batteriosi del geranio si presenta come una “varicella” delle foglie, quindi delle macchie nere e marroni nella parte inferiore della foglia. In questi casi è bene eliminare tutta la pianta, bruciandola lontano dalle altre che potrebbero contagiarsi.
Anche la cocciniglia può colpire questa pianta. La presenza di questa malattia comporta delle macchie sulla parte inferiore delle foglie. Per curare questa malattia è bene rivolgersi sempre al proprio vivaio o fiorista di fiducia, prediligendo trattamenti specifici come anticrittogamici e antiparassitari.
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