La Germania è finalmente arrivata a un invidiabile punto di svolta: la produzione di energia derivante da fonti alternative ha superato quella prodotta dal carbone e dall’energia nucleare. A dirlo è il rapporto dell’associazione per l’industria dell’energia elettrica made in Germany.
Secondo la Bundersverband der Energie und Wasserwirtschaft, infatti, la quota parte di energie rinnovabili sfiora il 20% della soddisfazione del fabbisogno energetico, con un +3,5 rispetto al 2010. Restano dunque indietro l’energia atomica -che crolla di quasi cinque punti percentuali- e il più classico carbone. Questi dati supportano ancora con maggior fermezza la scelta di Angela Merkel di dismettere entro il 2022 qualsiasi centrale nucleare nel paese, a dimostrazione di chi pensasse fosse solo una reazione emotiva a seguito del disastro di Fukushima. A differenza del nostro paese, dove sono i pannelli fotovoltaici e l’energia solare a farla da padrone, nello stato tedesco sono gli impianti eolici a guadagnare il primo posto, seguiti dalle biomasse e poi dall’energia fotovoltaica. I risultati sono sicuramente positivi, ma la Germania è un paese -a ragione- ambizioso, vista la sua economia galoppante, e punta a raggiungere una copertura pari all’80% del fabbisogno energetico con l’energia pulita.
Indossi il cappello con il pon pon? In pochi sanno che potrebbe essere legato a…
E' scattato l'allarme nei confronti delle spezie più gettonate nella preparazione di dolci e piatti…
Anche se il Natale si propone come una festa attraente soprattutto per i più piccoli,…