Perché c’è una rapida diffusione del fotovoltaico da balcone, esiste una differenza importante con l’Italia e che ha favorito questo boom.
Il fotovoltaico da balcone è uno dei sistemi che più si stanno diffondendo nel corso degli ultimi anni. Sempre più famiglie hanno capito quanto possa essere conveniente avere qualche metro quadro di balcone ricoperto da un pannello solare portatile. Ci sono degli impianti che occupano poco spazio, che sono di facile applicazione e che possono fare funzionare alcuni dispositivi in casa evitando di fare ricorso all’energia elettrica.
Con il fotovoltaico da balcone funziona tutto con l’energia ricavata dai raggi del Sole, convogliata in un accumulatore e che quindi potrà essere impiegata anche per una futura occasione. Il fotovoltaico da balcone esiste sia nelle versioni con un semplice pannello che, per l’appunto, con un accumulatore di energia incluso. In questo caso il costo è superiore ma non di molto ed in generale è possibile dotarsi di un apparato base con anche una spesa di soli cento euro, euro più euro meno.
Sappiamo che la Commissione Europea ha stabilito che, per la fine di questo decennio, tutti gli edifici per allora esistenti o di costruzione futura dovranno essere dotati di pannelli solari. L’energia rinnovabile è una delle soluzioni per ridurre l’impatto ambientale ed i consumi e sarà possibile avvalersi di incentivi appositi per compiere questo passaggio e che certamente per allora verranno concepiti. Del resto ci sarà la necessità di diffondere i sistemi di energie rinnovabili alla massa.
In Germania il fotovoltaico portatile ha conosciuto un vero e proprio boom, con ben 230mila pannelli ad energia solare installati a giugno del 2023. Basti pensare che l’anno scorso furono in totale appena la metà, e c’è dell’altro: in molti, probabilmente la maggior parte, non hanno registrato i propri pannelli. Ragion per cui c’è motivo di credere che alla fine il numero di impianti avvenuti possa essere non distante dal milione di unità.
L’applicazione è molto facile: è necessario procedere con il loro fissaggio a muro, sulle ringhiere, sul tetto od anche in un giardino ed assicurarli ad una presa di corrente. Poi ci penseranno loro ad impiegare l’energia che sono in grado di produrre per sostituire l’elettricità in casa. Per una soluzione ottima sia per risparmiare sulla bolletta della luce che per ridurre l’impatto ambientale ed il ben noto fenomeno del cambiamento climatico.
C’è anche una differenza non da poco, e cioè che in Germania c’è una potenza massima di 600 watt, mentre in Italia sussiste una limitazione fino a 350 watt. Per questo motivo l’accumulatore da noi risulta essere ancora più importante, proprio perché l’energia prodotta non viene dispersa ma resta disponibile anche per altri impieghi. Dovrà diventare uno standard nei prossimi anni e già adattarsi adesso in certo casi non potrà che favorire questo cambiamento. Dal quale c’è tutto da guadagnare, sia in termini di protezione dell’ambiente che di risparmio.
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