Giacarta è tra le città più inquinate al mondo: lì l’aria a volte diventa irrespirabile, perciò il governatore ha imposto il lavoro da remoto per diminuire le emissioni.
Ormai è noto a tutti: gli scarichi dei veicoli con motori termici sono così inquinanti da essere considerati una delle cause principali del surriscaldamento globale. Tutti i veicoli che sfruttano carburanti derivati dai combustibili fossili, infatti, immettono nell’atmosfera anidride carbonica e gas quali il metano, contribuendo all’effetto serra, che a sua volta provoca un innalzamento della temperatura media globale.
Tali veicoli sono così inquinanti che in Europa la Commissione Europea ha imposto uno stop alla produzione di veicoli con motori termici entro il 2030 e addirittura il divieto di circolazione di questi ultimi entro il 2050. Tale iniziativa fa parte del Green Deal, il piano d’azione pensato per ridurre le emissioni dannose per il nostro pianeta. Ma anche in altre parti del mondo si cercano soluzioni, a volte anche per il breve termine, proprio come è successo a Giacarta.
Giacarta è la capitale dell’Indonesia ed è considerata attualmente la città più inquinata del mondo: lì numerosi fattori contribuiscono a rendere l’aria irrespirabile. Il traffico cittadino, la carenza di parchi e zone verdi ne sono esempi. Inoltre Giacarta deve affrontare frequenti inondazioni e anche un fenomeno alquanto strano: lo sprofondamento della città, detto subsidenza, che provoca un abbassamento medio di 25 centimetri all’anno.
Il governo indonesiano ha dunque deciso di spostare la capitale a 2mila chilometri di distanza da Giacarta, costruendo una città che prenderà il nome di Nusantara. Tutte le istituzioni verranno trasferite lì, in modo da decongestionare almeno in parte il traffico cittadino. Ma le decisioni governative a Giacarta non si fermano qui: per ridurre il tasso di inquinamento cittadino, il governatore ha pensato a un’altra soluzione.
Ha infatti imposto un periodo di lavoro da remoto di almeno 2 mesi per tutti i dipendenti pubblici. La prima metà ha iniziato a lavorare da remoto ad agosto, mentre la seconda metà seguirà a partire dall’inizio di settembre. Per ridurre l’impatto ambientale della città il governo sta inoltre vagliando la possibilità di introdurre una tassa sull’inquinamento per tutte le aziende (le emissioni delle centrali elettriche a carbone in Indonesia sono aumentate del 110% negli ultimi 10 anni) e di effettuare controlli più serrati sui veicoli inquinanti.
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