Tragico incidente stradale: morta una ragazza di 21 anni

La 21enne è morta ieri sul colpo dopo aver perso il controllo della sua auto: Giada è infatti finita contro un muro di un’abitazione, inutili i soccorsi intervenuti prontamente sul posto. 

Giada D'Elia morta 21 anni
Giada D’Elia (Ansa) – Ecoo.it

Ennesimo incidente mortale all’alba di ieri, 12 marzo, a Palomonte, piccolo centro della provincia di Salerno dove Giada D’Elia ha perso il controllo della sua auto sbandando rovinosamente. La 21enne è stata soccorsa subito dalla Polstrada e dal 118 ma nulla è stato possibile per lei, il decesso è avvenuto sul colpo. Sul posto, per le indagini, sono intervenuti anche i Carabinieri della stazione di Contursi che stanno indagando sulla dinamica dell’incidente che è costato la vita a Giada.

Schianto mortale, Giada D’Elia morta a 21 anni

Le indagini sono ancora in corso per ricostruire la dinamica dei fatti, ma sembra che la 21enne ieri mattina all’alba abbia perso il controllo della sua utilitaria, una Nissan Micra, finendo contro il muretto di recinzione di un’abitazione lungo la strada provinciale 36, in località Canalicchio. L’impatto, avvenuto a poca distanza dalla sua abitazione, per lei è stato fatale. Si pensa che la tragedia sia dovuta ad un colpo di sonno.

Ambulanza paramedici al lavoro
Paramedici al lavoro (AdobeStock) – Ecoo.it

I funerali sono stati fissati per oggi pomeriggio, 13 marzo, alle 16 presso la chiesa Madre Santa Croce del comune dove viveva con la famiglia. Per l’occasione, il sindaco ha proclamato lutto cittadino.

Incidente mortale, lutto a Palomonte per Giada. Le parole del sindaco

Impossibile restare indifferenti di fronte ad una tragedia di tali proporzioni. Anche il sindaco del piccolo comune di Palomonte, Felice Cupo, ha espresso il cordoglio per la morte di Giada. “Un grande vuoto e un forte senso di smarrimento. Come si fa in queste circostanze a trovare delle parole e a dare risposta al perché di simili tragedie? La verità è che non è possibile. Possiamo solo lasciare andare le lacrime che hanno, talvolta, funzione liberatoria ma non saranno mai in grado di colmare perdite così atroci (…)”. 

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