[galleria id=”1953″]Gianluca Galletti è il nuovo ministro dell’Ambiente del Governo Renzi. La sua carriera politica lo vede tra le file dell’UdC dal 2008, quando è diventato vicecapogruppo vicario del partito alla Camera dei Deputati. Si è candidato nel 2010 alle elezioni regionali dell’Emilia Romagna, ottenendo il 4,2% delle preferenze degli elettori. Già in quell’occasione aveva espresso il suo parere su alcune tematiche ambientali, dicendosi favorevole alla localizzazione della produzione di energia nucleare nella regione, purché si parlasse di un sito conveniente e sicuro. In quell’occasione ha dichiarato: “Se mi dimostrano che in tutta Italia il sito più sicuro e più economico è in Emilia Romagna io non avrei timore a mettere il nucleare in Emilia Romagna”.
Dal 21 marzo 2012 è stato vicepresidente dell’UdC alla Camera. Il 26 aprile dello stesso anno è stato eletto nuovo capogruppo del partito alla Camera. Nell’ambito del Governo Letta è stato nominato, il 2 maggio 2013, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione. Dopo questi incarichi politici è arrivato alla nomina di ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nel Governo Renzi.
Renzi ha preferito scegliere, per affidargli il ruolo di ministro dell’Ambiente, una personalità tecnica. Si tratta di un ruolo molto delicato per il nostro Paese, un argomento del quale si parla spesso, che è stato affidato ad un economista. Questa personalità avrà le giuste competenze per potersi occupare di un argomento così specifico, come quello rappresentato dalla sostenibilità ambientale? Tra l’altro già altre volte Galletti si è espresso a favore del nucleare e della privatizzazione dell’acqua, argomenti che non sono proprio in linea con il rispetto dell’ambiente.
Galletti ha 53 anni, ha una laurea in Economia e Commercio e, da quanto si può leggere nella sua biografia politica, non si è occupato mai in maniera specifica di tematiche ambientali, essendo stato vicepresidente della Commissione bilancio della Camera nel 2009/2010, membro della Commissione bilancio, tesoro e programmazione e delle Commissioni finanza per l’attuazione del federalismo fiscale.
Più volte, comunque, Galletti ha avuto l’occasione di dire le proprie opinioni su alcuni temi che riguardano l’ambiente in Italia. Oltre alla questione del nucleare, Galletti ha parlato anche della privatizzazione dell’acqua, riferendosi in particolare al referendum: “I partiti che hanno sostenuto il referendum sull’acqua e le regioni che hanno proposto ricorso alla Corte Costituzionale si devono ora assumere la responsabilità di aver causato un danno enorme al Paese nel suo momento più difficile”.
A questo proposito aveva detto: “L’annullamento della normativa sui servizi pubblici locali provocherà un danno gravissimo in termini di crescita. La concorrenza in questi settori strategici, è azzerata e si ritorna all’affidamento diretto a società totalmente partecipate dai comuni. Si moltiplicheranno ancora proprio quelle società inefficienti che sono l’emblema della lottizzazione politica”.
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