Sapevi di Giano? Andiamo alla scoperta di una stella che si distingue per una preziosa caratteristica: ha due facce.
La Terra è sicuramente un pianeta ricco di fascino e tutto quello che lo riguarda è sempre motivo di curiosità da parte anche dei non addetti ai lavori. Gli scienziati sono sempre tanti, numerosi gli studiosi che si prodigano per rendere il nostro ambiente meno misterioso. E poi si sa, scoprire cose nuove è sempre utile anche per capire piu’ di noi.
Lo sa bene un team di scienziati della California Institute of Technology (Caltech) che ha dato origine ad una scoperta sensazionale. Nonostante la lontananza, il lavoro ha fatto eco a livello mondiale. Il motivo? Sveliamolo subito, ti lascerà assolutamente senza fiato. Vuoi scommettere?
L’astrofisica teorica italiana Ilaria Caiazzo direttamente (come preannunciavamo) dal California Institute of Technology (Caltech) ha fatto una scoperta sensazionale. Nella fattispecie stiamo parlando di una stella a due facce o – per essere precisi – a due atmosfere, un’ambivalenza che le ha fatto meritare l’appellativo di Janus, Giano ossia a due facce.
Trattasi di una nana bianca con un lato composto da idrogeno mentre l’altra da elio: Janus come la divinità romana bifronte. La stessa scienziata ha affermato come la superficie della nana bianca cambi completamente a seconda se si ammiri un lato oppure un alto. Una difformità capace di dare spettacolo e di lasciarci senza fiato.
Ilaria Caiazzo ha guidato il nuovo studio che è stato poi pubblicato sulla rivista Nature. Osservata per la prima volta grazie al Zwicky Transient Facility, uno strumento specifico che favorisce la scansione del cielo notturno dell’Osservatorio Palomar del Caltech, la nana bianca ha stupito per la sua luminosità variabile.
L’origine di questa strana divisione non è ancora del tutto chiara ma gli scienziati non hanno perso occasione per avanzare alcune teorie; prima ipotesi è che la stella in questione stia attraversando una fase di transizione, prima dell’evoluzione totale. A quanto pare infatti afferma la scienziata, alcune nane bianche passano dall’avere una composizione di idrogeno a quella in elio. Gli scienziati potrebbero aver fatto la loro scoperta al momento del passaggio da una all’altra composizione.
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