Sapevi che in Giappone esistono delle case che puoi acquistare ad un prezzo veramente basso? Il motivo è presto detto.
Hai mai pensato di andare a vivere in Giappone? Se l’idea ti ha sfiorato la mente almeno una volta nella vita, devi sapere che c’è un’opportunità irripetibile a cui non puoi dire di no. Ma di cosa si tratta? Della possibilità di acquistare casa a poco prezzo. Cosa si cela dietro questa chance?
Dal fatto che non ci sono abbastanza persone disposte ad acquistare le case; la popolazione giapponese è in declino da ormai quasi 50 anni. Una circostanza che ha originato l’esistenza di 8,5 milioni di “akiya” ovvero le case che non sono occupate. In realtà le case sfitte e disabitate sarebbero ben 11 milioni per non parlare della triste previsione secondo cui entro il 2023 saranno vuote oltre il 30% delle case in Giappone.
Case sfitte in Giappone, il motivo
Quando i proprietari muoiono, gli eredi abbandonano le case perché situate in città fantasma quindi poco appetibili per viverci né tantomeno allettanti da mettere alla vendita. E quindi nel decidere di non prendersene cura per non spendere somme elevate, le abbandonano. Oppure sono gli stessi proprietari che nel corso della loro vita decidono di andare in città per avere tutto a portata di mano ed abbandonando queste zone rurali che, seppur ricche di fascino sono poco funzionali nell’espletamento della vita di tutti i giorni.
Cosa sta facendo il Governo per fronteggiare tale situazione? Hanno iniziato una serie di sovvenzioni per favorire le ristrutturazioni di queste case. Tale manovra prende il nome di “banche di akiya” a prezzi stracciati, a volte si parla persino di 500 dollari. Spesso i destinatari sono gli americani rapiti dal fascino delle zone rurali. Le akiya però rischiano di essere cancellate dai nuovi proprietari i quali per non fronteggiare la ristrutturazione troppo costosa preferiscono demolire e ricostruire.
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Una minaccia per la cultura giapponese
Un’iniziativa malvagia che il governo giapponese dovrebbe evitare; una prassi deleteria tesa a cancellare lentamente la cultura giapponese. E così tatami tradizionali, porte scorrevoli in carta shoji e fusuma, armadietti in legno massiccio e nicchie tokonoma, sono una bellezza spazzata dalla modernità.