Per tutelare la biodiversità degli spazi verdi nasce il movimento No Mow, un tipo di giardinaggio naturale che punta a non tosare mai l’erba.
Siete amanti della natura e avete il pollice verde? Volete praticare un tipo di giardinaggio naturale (proprio come piace fare a Re Carlo d’Inghilterra, fresco di incoronazione) che rispetti il susseguirsi dei cicli di crescita della flora? Allora dite addio alla tosatura dell’erba, soprattutto durante il mese di maggio. Secondo il movimento No Mow (che letteralmente significa “non tosare”), e in particolare l’iniziativa NoMowMay (niente falciatura in maggio), tutelare la biodiversità dei nostri spazi verdi passa anche attraverso un particolare tipo di “disattenzione volontaria“.
Ma cosa significa tutto ciò? Secondo l’iniziativa promossa dall’associazione Plantlife, falciare l’erba può risultare dannoso. Di contro, lasciare che la natura faccia il suo corso permettendo che fiori e piante fioriscano liberamente durante il mese di maggio, rifertilizzando i terreni, può donarci risultati ottimali. L’esempio più lampante di queste pratiche-non pratiche sono sicuramente i prati stabili.
I prati stabili sono zone verdi molto diffuse in tutta Italia (ma non solo) che necessitano di pochissima manutenzione e irrigazione. Ciononostante essi perdurano anche per centinaia di anni, divenendo dei veri e propri bacini di biodiversità. Le specie animali e vegetali che convivono nei prati stabili hanno sviluppato un’altissima resilienza, cioè la capacità di adattarsi ai cambiamenti ambientali senza l’intervento dell’uomo.
Secondo la filosofia del giardinaggio naturale, infatti, l’uso di insetticidi e concimi può compromettere il naturale equilibrio degli ecosistemi. Ma allora cosa si fa con le erbacce? La risposta è che in realtà le erbacce non esistono. A confermarlo sono anche Valentino Mercati e Stefano Benvenuti nel libro Malerbe amiche. Specie quali malva, consolida, scabiosa, silene, dianthus e fiordaliso, ad esempio, nutrono gli impollinatori. L’ortica, invece, è un ottimo nutrimento per le coccinelle (nemiche dei pidocchi delle piante).
Il segreto sta allora nell’accettare tali piante come parte integrante dell’ecosistema in cui viviamo. Senza considerarle dannose, ma apprezzandone le caratteristiche intrinseche. Lo sapevate, ad esempio, che la presenza di muschio negli spazi verdi può essere sintomo di alcuni problemi e carenze nel terreno? In questo senso il muschio risulta dunque un utile alleato nel mantenere intatta o ristabilire la salute dei nostri giardini.
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