Giardino invaso dagli alberi del vicino: cosa posso fare?

Cosa fare e come agire quando le piante e gli alberi del vicino sporgono invadendo il nostro giardino? Cerchiamo di capire cosa dice la legge.

piante del vicino invadono giardino che fare
Che fare quando le piante del vicino invadono la nostra proprietà (Ecoo.it)

Poniamo il caso che si diventi proprietari di un immobile con giardino o di un terreno che abbia, per altro,  confini bene definiti magari con la presenza di staccionate o barriere, e che il vicino confinante pianti degli alberi o in generale atre tipologie di arbusti che sporgono sconfinando, di fatto, nella nostra proprietà invadendola se non addirittura siano state direttamente piantate nel terreno di nostra proprietà. Come si può e se si può agire in questi casi?

Per capire bisogna partire dal concetto di accensione che si ritrova all’art. 934 del cod. Civ.; si tratta di un’acquisizione di proprietà a “titolo originario” cioè senza che questo diritto venga trasferito ad altri. Questo meccanismo si verifica quando, ad esempio, si costruiscono immobili su terreni che appartengono a qualcun altro, di conseguenza la proprietà della costruzione diventa del proprietario del terreno.

Questo concetto si applica non solo agli immobili o costruzioni varie, ma anche anche alle piantagioni; per cui se un vicino ha piantato alberi o arbusti in un terreno che non gli appartiene la proprietà di questi ultimi passa direttamente al proprietario del terreno. Riprendendo l’esempio di cui sopra, se il vicino ha piantato alberi da frutto nel nostro giardino questi diventano in automatico di nostra proprietà. Stando a questa prospettiva, il Codice Civile italiano permette ai proprietari dei terreni di muoversi in due diverse situazioni.

Alberi e piante piantate da altri, cosa può fare il proprietario del terreno

alberi piantati da altri nel mio terreno che fare
Come può agire il proprietario del terreno invaso (Ecoo.it)

Diventando, di fatto, proprietario di tutto quello che viene posto abusivamente sopra il proprio terreno, nel caso ci si ritrovi una piantagione non richiesta il proprietario può decidere di:

  • mantenere gli alberi o le pianate come proprie;
  • obbligare chi le ha piantate a rimuoverle.

Nel primo caso, il proprietario del terreno sarà poi obbligato a pagarne il valore aggiunto, non solo della manodopera, ma anche per quanto riguarda l’aumento di valore subito dal terreno stesso. Nel secondo caso, il proprietario può richiedere che le piante siano rimosse a spese di chi le ha piantate oltre che richiedere anche un risarcimento dei danni.

Attenzione però, perché si applichi la seconda opzione, il proprietario del terreno ha di tempo solo 6 mesi dal momento della scoperta dell’incorporazione delle piante.

Quando l’obbligo di rimozione non è applicabile

Allora l’obbligo di rimozione delle piante non è applicabile quando chi compie l’azione era in buona fede e cioè era convinto di piantare sul proprio terreno. Ma anche quando il proprietario del terreno invaso era consapevole dell’azione in corso e non ha fatto nulla sul nascere per fermarla.