Se il tuo giardino è pieno di foglie sappi che evitare di raccoglierle è la decisione migliore che potresti prendere.
In molti film ambientati in autunno è molto frequente che nelle sequenze iniziali alcuni personaggi, o comparse, vengano inquadrati mentre raccolgono le foglie dal proprio cortile. Ma – al di là di quel che accade nella finzione – nella realtà quest’abitudine non sarebbe affatto la soluzione migliore per il nostro giardino. Le foglie che cadono in autunno sono un bene prezioso e bisogna preservarlo.
Lo stelo di foglie che nella stagione autunnale ricopre il nostro giardino e muta gradualmente il suo colore, contaminandolo di rosso, verde, giallo e arancione, è un arricchimento che – invece – molto spesso va erroneamente a finire nel bidone dei rifiuti. Per evitare che questo accada gli appassionati di giardinaggio spiegano quali sono i motivi per non intraprendere una simile azione.
Che si tratti di un giardino comunale, di un parco vicino la propria abitazione oppure del proprio giardino non vi è alcuna differenza. Le foglie cadute possono trasformarsi in oro. E non è un modo di dire. Quanto un modo per prendersi attivamente cura degli spazi verdi.
Se un albero di limoni che perde le foglie non è altro che un modo per preservare la sua salute, non gettare via queste ultime dal terreno su cui sono cadute può trasformarsi in una pratica di indispensabile rigenerazione per la pianta stessa e per l’ambiente che la circonda.
Oltre che per le piante stesse un cumulo di foglie cadute dagli alberi può trasformarsi un importante nutrimento anche per la fauna che abita nei loro paraggi. Le foglie si trasformano in cibo o piccoli rifugi per i piccoli animali, dagli insetti agli uccelli.
Capita altrettanto spesso di soggiornare in luoghi che si presentano, per volere dell’uomo, come destinati alla salvaguardia della loro essenza incontaminata e – al contempo – di dover assistere quotidianamente ad addetti a questo compito che utilizzano strumenti per soffiare via le foglie ritenute “in eccesso” o “antiestetiche”.
Ecco, gli esperti consigliano di diffidare sempre di questo tipo di salvaguardia. Si tratta di un’operazione destinata a nient’altro se non a dare ai turisti un’immagine “perfetta” dell’ambiente che abitano ma essenzialmente povero dei presupposti che lo aiuterebbero a una potenziale rigenerazione.
Quando – dunque – ci accorgiamo che il nostro giardino ha prodotto una grande collezione di foglie secche la scelta migliore è dunque quella di lasciarle lì.
Rimuovere le foglie cadute dall’inizio alla fine dell’autunno equivarrebbe a privare definitivamente quell’ambiente di una risorsa indispensabile per la sua salute e per poter quindi assistere alla sua massima rigogliosità nella stagione primaverile.
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