La presenza di un serpente nel giardino potrebbe comportare la necessità di allontanarlo. Come si può fare senza fare del male all’animale
Il serpente nella religione cattolica è per antonomasia l’animale insidioso e pericoloso. Nessuno può dimenticare l’episodio biblico di Eva e la mela. Mentre in altre religioni, ocme l’induismo o nell’Antico Egitto viene idolatrato. Ciò non significa che non sia potenzialmente pericoloso. In Italia esiste solo una specie velenosa, la vipera, che è facilmente riconoscibile per la sua lunghezza piuttosto ridotta, il colore grigio marroncino e la testa triangolare. In ogni caso se si avvista un serpente, è bene stargli alla larga, per diversi motivi.
Innanzitutto – a meno che non si sia esperti del tema – non si può essere certi al 100% che non sia velenoso. E poi anche perché il serpente stesso non gradisce il contatto con l’essere umano, anzi, ne è spaventato. Da qui il fatto che se si avverte la presenza di un serpente nel proprio giardino è bene allontanarlo, ma con gentilezza, senza fargli del male. Dato il timore che i serpenti hanno degli esseri umani, se si sentono attaccati attaccano a loro volta. Altrimenti preferiscono scappare.
Per preservare la salute propria, di bambini ed animali, è bene che se ci si accorge della presenza di un serpente nel proprio giardino, esso dovrà essere allontanato. Se non ci si sente in grado di fare tale operazione da soli, ci si può rivolgere a degli esperti che interverranno. Altrimenti, ocn molta attenzione, si può preparare una mistura di chiodi di garofano, naftalina e cannella. Sciogliere ed amalgamare tutto il composto. Inserirlo in uno spruzzatore da giardino. Indossare tuta protettiva e stivali alti di gomma. Ed infine procedere a spruzzare a distanza il composto sul perimetro del giardino, specialmente in prossimità delle ipotetiche tane. Il serpente si allontanerà da solo. Ripetere l’operazione dopo 3 giorni.
Il serpente arriva nel giardino di casa se trova un habitat confortevole e protetto. Dunque erbacce alte in cui nascondersi, ed una tana – magari tra la legna accatastata o le crepe dei muri – in cui nidificare. Se si eliminano questi problemi probabilmente non si avranno più visite indesiderate.
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