Premiato anche da Mattarella: alla scoperta di Gioele Mazzone, il ragazzo esperto di climate change che ha salvato il suo paese dall’alluvione.
Il tema dell’ambiente e dei cambiamenti climatici appassiona sempre più giovani e sono tanti coloro che, anche lontano dalle canoniche aule scolastiche, studiano questi fenomeni per capire cosa accade alla nostra Terra e se una corretta opera di prevenzione possa essere fondamentale per i nostri territori, anche di fronte a calamità naturali che provocano grandi danni.
Mentre in molti, a cinque anni dai primi Fridays for Future, si interrogano dove sia Greta Thunberg e quale possa essere il futuro per un movimento internazionale a difesa del nostro ecosistema, emergono volti nuovi nelle battaglie per l’ambiente, volti che ottengono anche importanti riconoscimenti istituzionali. In Italia, ad esempio, Gioele Mazzone è stato nominato Alfiere della Repubblica da parte del presidente Mattarella.
Negli USA, invece, vuole dare potere alle parole d’ordine sui temi ambientali la giovane imprenditrice sociale Sofia Kianni, che a tal proposito ha messo in moto una macchina capace di creare il più grosso movimento di giovani impegnati a livello internazionale per la tutela dell’ambiente. Ha invece 12 anni, ma ha già stretto la mano di Papa Francesco, la Greta Thunberg indiana, di fatto la più giovane leader mondiale.
Nel suo piccolo, Gioele Mazzone è riuscito a togliersi delle grandi soddisfazioni, la più importante delle quali è quella di aver salvato davvero molte vite umane. Protagonista di un episodio di Nuovi Eroi, format in onda su Raitre, questo ragazzo di Cengio, paese in provincia di Savona, ha dimostrato un notevole impegno nel campo della Croce Rossa Italiana. Ma non solo quello.
Volontario CRI da quando aveva 14 anni, il ragazzo ha anche preso un impegno nei confronti dello studio dell’ambiente e del territorio in cui vive, a partire dall’alluvione del 2016 che ha messo in ginocchio il Savonese. Il ragazzo, dopo aver dovuto assistere alle drammatiche immagini che arrivavano dalla zona in cui è nato e cresciuto, ha capito che era giunto il momento di interessarsi in prima linea di certe questioni.
Da quel momento in poi, sebbene davvero fosse soltanto un ragazzino, Gioele Mazzone ha messo la sua passione per l’ambiente a disposizione del bene comune e pubblico: questa passione poi è cresciuta ulteriormente attraverso lo studio dei dati storici delle piene dei fiumi, l’analisi dei punti critici e dei fattori di rischio legati agli eventi ambientali. Tanto da non passare inosservata nemmeno a livello istituzionale.
La sua attività di prevenzione e la sua dedizione hanno portato a stime utili che appunto hanno portato le istituzioni a tenerne conto in maniera ufficiale: questa azione preventiva ha di fatto evitato che nel Savonese si ripetessero episodi spiacevoli e in generale ha portato a una migliore gestione del territorio. Così Gioele è stato insignito come Alfiere della Repubblica per il suo impegno nel comitato sociale della Croce Rossa Italiana.
E chi pensa che sia un ragazzo troppo “cresciuto” per la sua età deve sapere anche che lui – iscritto all’ultimo anno di liceo classico – di passioni e interessi ne ha davvero tanti: suona chitarra e pianoforte, ama tutte le forme d’arte e le metterebbe tutte in pratica, e inoltre si è appassionato anche alla medicina. Per un 18enne, questo significa avere la testa sulle spalle e le idee molto chiare.
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