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Giornata del gatto nero: tra superstizione e tutela dell’animale

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La giornata del gatto nero per contrastare le superstizioni e riabilitare la figura di questo felino tanto affascinante e mansueto.

gatto nero perché superstizione
Gatto nero (Foto da Canva) – Ecoo.it

Non è molto chiaro se la giornata del gatto nero sia il 17 agosto o il 17 novembre. Ci sono delle idee contrastanti sul tema. Certo è che capita di 17. E forse non a caso. Il 17 è il numero che nella tradizione nostrana porta sfortuna, così come il gatto nero. Purtroppo i felini dal manto scuro ancora oggi soffrono e pagano lo scotto della superstizione figlia senza dubbio di ignoranza e pregiudizi. Chiunque parli con un veterinario può accertarsi che sono numerosi i mici piccoli neri portati in gravi condizioni di salute perché maltrattati, bastonati e talvolta anche uccisi. Solo per il colore del loro manto.

La superstizione può sembrare qualcosa di folcloristico ed affascinante, come i riti propiziatori o per togliere il malocchio. Purtroppo, se si esce dal campo antropologico e si entra in quello concreto, credere alle superstizioni ed ai pregiudizi ha creato molte vittime tra esseri umani ed animali. Ed a quanto pare questo accade ancora nel 2023. Per questo la giornata del gatto nero è tanto importante, per ricordare quanto i felini dal manto scuro siano stati ingiustamente nei secoli vittime della stoltezza dell’essere umano.

Le origini della stigmatizzazione del gatto nero

Chi vive di superstizioni si affida a dei precetti di cui non conosce neanche l’origine, come la sfortuna del gatto nero o l’interdizione di passare sotto una scala. Per quanto riguarda scala, sale e specchio la spiegazione è molto semplice. Dire che rompere uno specchio o far cadere del sale è legato a motivi economici. Il sale e gli specchi sono molto costosi. Inoltre lo specchio è il riflesso del sé, e frantumarlo può essere un segno negativo. Mentre l’interdizione di passare sotto una scala aperta è semplicemente per garantire la sicurezza di chi ci si trova sopra. Spesso è più facile diffondere dei comportamenti sociali dicendo che portano sfortuna piuttosto che rivelare che sono modi di fare controindicati socialmente. Mentre la storia del gatto nero è ancora più lontana e più legata a pratiche presunte esoteriche.

Gatto nero (Foto da Canva) – Ecoo.it

Da quel che ne sappiamo, l’origine della sfortuna del gatto nero nasce nel Medioevo. I suoi occhi gialli e brillanti, che contrastano il manto scuro, spaventavano i cavalli. Per cui il gatto nero è stato facilmente associato al diavolo, alle azioni sataniche ed alle streghe. E come esse perseguitato. Lo sterminio dei gatti neri in alcune città ha fatto moltiplicare la popolazione di topi, con tutte le pestilenze e malattie che portano con sé. Mentre in Oriente, in Giappone, il gatto nero è simbolo di fortuna e prosperità. Così come in Scozia. In Germania attraversamento della strada del gatto nero porta sfortuna solo se passa da sinistra a destra. Mentre da destra a sinistra è di buon auspicio.

In Inghilterra se il gatto nero si avvicina alla persona allora è porta fortuna, se gli volta le spalle e si allontana invece l’effetto è opposto. In Spagna, di forte matrice cattolica, la superstizione contro il gatto nero è arrivata al punto che le sue immagini sono state rimosse dalle decorazioni della festa di San Juan a Barcellona.

La pet therapy funziona davvero

Gatto nero (Foto da Canva) – Ecoo.it

Nel giorno dedicato al gatto nero si può ricordare che l’adozione di un piccolo micio dal manto scuro può essere una buona azione. Difatti i gattili sono pieni di gatti neri b, e anche le strade. I medici concordano sul fatto che la compagnia di un felino in casa non solo è piacevole, ma anche salutare. Dai 15 ai 40 minuti di carezze e vicinanza al giorno, secondo la comunità scientifica, aiutano ad alleviare l’ansia e combattere la depressione.

Giulia Borraccino

Sono nata e cresciuta a Roma. Laureata in Comunicazione con specializzazione in semiotica testuale, nel tempo mi sono appassionata all'approfondimento dei temi ambientalisti ed al giornalismo d'inchiesta. Amo l'arte in tutte le sue sfaccettature.

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