La giornata mondiale degli asteroidi si celebra ogni anno il 30 di giugno dal 2015, anno in cui è stata istituita. Il motivo della data.
Gli asteroidi sono dei corpi celesti che viaggiano nello spazio. La composizione materica è simile a quella di un Pianeta, ma non hanno mai forma sferica. Il loro diametro è generalmente vicino al chilometro, per cui se ne può percepire la grandezza. Uno degli incubi peggiori della modernità, su cui sono state scritte e filmate numerose distopie, è che questi corpi celesti possano entrare nella sfera gravitazionale terrestre e precipitare al suolo, con ipotetiche conseguenze disastrose. La teoria più accreditata per giustificare la scomparsa dei dinosauri sulla faccia della Terra – che la hanno abitata per un tempo decisamente più lungo degli esseri umani – è che circa 66 milioni di anni fa un asteroide enorme, dal diametro di circa 12 chilometri, si sia abbattuto sul suolo terrestre facendo sparire tutte le specie non aviane dei giganteschi rettili.
Ad oggi la minaccia dell’impatto di un asteroide sul suolo terrestre permane viva e vegeta, ed esistono numerosi centri di monitoraggio, che possono calcolare l’evento. Tuttavia non si tratta di vere e proprie azioni preventive, in quanto nel caso in cui un accadimento del genere si dovesse verificare, non ci sono metodi certi per evitarne le conseguenze. Se non quello di bombardarlo nella speranza che si frammenti in piccole parti ed abbia impatto minore sul suolo. Purtroppo non ci sono certezze della buona riuscita di un’eventuale situazione di questo tipo.
La giornata mondiale degli asteroidi focalizza i suoi lavori sulle azioni che si possono intraprendere per evitare l’evento catastrofico. Oggi, il 30 giugno, numerosi scienziati di tutto il mondo sono impegnati in meeting di confronto fra le varie teorie ed ipotesi emerse dagli studi, alla ricerca di una strategia comune di prevenzione del disastro.
È impressionante come tutto ciò che conosciamo possa sparire in un batter d’occhio, e a noi rimanga solo di assistere impotenti all’evento. Oltre alla distruzione del suolo nell’area dello schianto dell’asteroide, numerose conseguenze a catena si possono verificare. La più grave delle quali è uno spostamento dell’asse terrestre in conseguenza al quale la Terra perderebbe il contatto con il Sole cadendo nel gelo e nel buio più assoluto.
Nel 2014, una serie di personaggi famosi, su iniziativa di Brian May, chitarrista del gruppo rock “Queen”, lanciarono una petizione per chiedere che vengano intensificate le operazioni per l’identificazione degli asteroidi nell’arco dei successivi 10 anni. E per saldare questa richiesta, l’anno successivo fu istituita la giornata mondiale degli asteroidi il 30 giugno. La data non è un caso. Il 30 giugno 1908, in Tunguska, una remota regione della Siberia, un meteorite o una cometa ha impattato con il suolo. Sembra sia stato l’evento più grave di cui si sia accertata la data esatta.
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