Il 4 agosto si festeggia la giornata mondiale del gufo. Questo animale notturno ha una forte valenza simbolica per l’essere umano sin dall’antichità.
Chi non ha mai visto il gufo lo può conoscere dalle rappresentazioni fotografiche, dai film ed addirittura dai cartoni animati. Al livello simbolico il gufo è un animale pregno di significato fin dall’antichità, e trasversalmente le culture di tutto il mondo. Gengis Khan è legato al gufo perché pare che durante una notte in cui il terribile condottiero rischiava un’imboscata, il fedele volatile lo avesse avvertito salvandogli la vita. Per gli antichi romani e gli antichi greci è un volatile associato ad Atena, la dea della lotta per i greci e della conoscenza per i romani, sotto il nome di Minerva. In generale, dall’occidente all’Asia, ai nativi americani, il gufo è simbolo di saggezza, grazie anche ai suoi occhi grandi e fissi ed un piumaggio come contorno che ricorda quello degli occhiali.
Ma c’è un’altra sua caratteristica che ha portato con sé forti simbologie. La sua vita notturna ed il suo canto durante le tenebre. Secondo i nativi americani era un modo per proteggere il popolo, quando il gufo volava sugli accampamenti. Allo stesso tempo con il favore delle tenebre poteva sorpassare questo mondo e recarsi nell’aldilà, fungendo anche da ponte e da contatto tra i due mondi.
Come al solito, le culture più antiche e tribali, prima che la religione non animista ci metta lo zampino, sono quelle maggiormente rispettose della natura ed associano ad essa sempre dei significati positivi. Mentre invece quando la religione cattolica si è messa di mezzo, la natura ed alcuni animali, sono diventati delle minacce più immaginarie che reali, ed in quanto tali anche perseguitate ed uccise.
È successo nel medioevo al lupo, al gatto nero, ed anche al gufo. Anche le popolazioni Inca e Maya credevano che il canto del gufo fosse indicatore di un cattivo presagio. Tuttavia a quanto sembra questa credenza scaramantica l’hanno presa dagli spagnoli cattolici. Da qui il neologismo “gufare”, come per dire che porta sfortuna, specialmente riferito a delle frasi a dei comportamenti delle persone. In realtà il gufo è stato anche parzialmente riabilitato, in quanto animale interessante, singolare e molto intelligente.
Il gufo è un animale che potrebbe essere a rischio, ed in quanto tale deve essere protetto e preservato. Oltretutto, anche se non è semplice vederlo, esso è un’ottima compagnia in campagna perché riduce sensibilmente la popolazione dei topi. Quando per motivi scaramantici nel medioevo i gufi sono stati allontananti o uccisi, la popolazione di topi e ratto in pochissimo tempo si è triplicata, con la conseguenza di una maggiore diffusione di infezioni e malattie. Il gufo è anche simbolo della campagna pubblicitaria del 5 per mille della Lipu, la lega che salva gli uccelli.
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