C’è l’importanza dell’acqua al centro della giornata mondiale dell’acqua, che si svolge proprio oggi, 22 marzo. Come ogni anno, anche in questa occasione si vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di questa risorsa fondamentale per la nostra vita. Gli eventi di oggi sono coordinati dalla Fao e mirano al raggiungimento di un obiettivo veramente interessante, quello di far comprendere quanto sia importante l’acqua dolce anche in rapporto all’alimentazione.
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A cura di Gianluca Rini
Infatti tutti sappiamo che ogni giorno per la nostra salute è importante bere una giusta quantità di acqua, ma forse sono in pochi a sapere che l’acqua serve in grande quantità anche per la produzione alimentare.
Per produrre il cibo necessario all’alimentazione di una persona nel corso di un giorno servono da 2.000 a 5.000 litri di acqua, una quantità veramente notevole che dovrebbe far riflettere anche sul rapporto tra l’acqua e il fabbisogno alimentare della popolazione mondiale.
L’acqua è importantissima per numerose attività che tutti svolgiamo quotidianamente, e non ci si riferisce soltanto all’alimentazione. Ma per un corretto consumo critico dovremmo imparare a conoscere meglio le caratteristiche di questa risorsa. Sono numerose le iniziative che dovrebbero farci comprendere l’importanza di evitare gli sprechi d’acqua.
Proprio in questi giorni si è concluso a Marsiglia il Forum mondiale dell’acqua, durante il quale Legambiente ha denunciato che in Italia ci sono ancora troppi sprechi.
Per questo motivo è importantissimo procedere ad un risparmio idrico che possa favorire l’utilizzo dell’acqua in altre occasioni e allo stesso tempo cercare di procedere ad un’alimentazione sostenibile, in modo da produrre più cibo senza impiegare troppa acqua.
Solo così si può raggiungere una maggiore sostenibilità ambientale e sperare di risolvere dei veri e propri paradossi nel mondo, come quello che riguarda la situazione dei Paesi in via di sviluppo, dove letteralmente si muore di sete e dove malnutrizione e carestia sono causate nella maggior parte dei casi proprio dalla mancanza di acqua.
Una riflessione sullo sviluppo sostenibile
La giornata mondiale dell’acqua è un momento prezioso per riflettere su questa preziosa risorsa naturale e sul suo futuro. Ormai denominata oro blu, infatti, l’acqua potabile è un bene a cui non tutta la popolazione mondiale può accedere, e che soffre di sprechi inutili e ingiustificati da parte delle persone che invece vi hanno libero accesso.
La World Water Day è un’iniziativa lanciata dalle Nazioni Unite proprio per invitare il mondo a una riflessione sullo sviluppo sostenibile di questa preziosa risorsa. Ad oggi, infatti, si calcola che siano 800 milioni di persone che non accedono all’acqua potabile, che non hanno l’acqua del rubinetto come noi, e che spesso per riuscire ad averla percorrono a piedi chilometri e chilometri. Sono 1 milione e 400 mila i bambini che ogni anno muoiono a causa di malattie correlate all’assenza dell’acqua o alla sua pessima qualità.
Nonostante il World Water Forum si sia appena concluso, è il caso di tornare a parlare di questo tema così poco sentito dai paesi industrializzati -l’incontro tra i grandi della terra infatti si è rivelato piuttosto deludente-: lo scopo è proprio quello di non far mai calare l’attenzione su un tema che dovrebbe avere il massimo impegno. In Italia ci si lamenta spesso degli sprechi, ma anche del costo dell’acqua. Ma non si tiene in considerazione che a volte sul costo dell’acqua potabile, naturale o frizzante, influisce anche la dimensione delle bottiglie.
Ma come viene vissuta questa giornata nel mondo?
Degna di nota la festa dei Boscimani del Botswana, che per la prima volta dopo 10 anni possono festeggiare davvero questa giornata, con un importante risultati: il pozzo del deserto da loro utilizzato, infatti, era stato sigillato nel 2002 dal governo, allo scopo di far migrare la popolazione per sfruttare il terreno per le miniere di diamanti. Ora, finalmente, ai Boscimani è stato riconosciuto dall’Alta Corte il diritto di tornare nella propria terra, anche se dovranno passare altri cinque anni per accedere all’acqua.
Senza arrivare a questi casi limite, anche in Italia a modo nostro sarà festeggiata la giornata mondiale dell’acqua: in Toscana si spazia dagli incontri con i bambini all’apertura delle centrali, mentre a Latina si ricorda che le perdite idriche raggiungono il drammatico primato del 62%. La nostra situazione, infatti, dice che non ci sono risorse per eseguire gli interventi di ristrutturazione sugli acquedotti, ma per questo saremo multati dall’Unione Europea. La nota positiva, però, è un cambio di rotta nei comportamenti di consumo critico degli italiani, più attenti, misurati e rivolti ad un minore impatto ambientale.