Il 17 marzo si celebra la giornata mondiale del sonno, dedicata alla riscoperta del dormire bene e dei benefici che un buon sonno può portare nella nostra vita.
La giornata mondiale del sonno si festeggia ogni anno, ma non sempre nello stesso giorno. Essa è infatti fissata per l’ultimo venerdì prima dell’equinozio di primavera. E cioè in concomitanza del cambio dell’ora, con il passaggio all’ora solare. Questo evento, che scombussola molti, è sembrato l’occasione giusta per celebrare l’importanza del buon dormire, da parte delle due associazioni che si occupano della ricorrenza.
Fissata per venerdì 17 marzo, la giornata mondiale del sonno è infatti organizzata dalle associazioni internazionali e indipendenti World Sleep Day Committee e World Association of Sleep Medicine, entrambe dedicate al sano dormire e alla scienza del sonno. Perché dormire bene può essere il segreto della riuscita di una vita più serena ed equilibrata, eppure sono sempre di più gli individui che riscontrano difficoltà a dormire.
Il sonno perfetto: 3 elementi a cui fare attenzione
Dal comitato World Sleep Day parlano addirittura di un’epidemia dei disturbi del sonno, che minacciano il 45% della popolazione. Eppure, la maggior parte di queste condizioni (apnee notturne, ansia, depressione, aumento di peso) sarebbero prevenibili o curabili, ma meno di un terzo degli affetti chiede aiuto ai professionisti, sottovalutando il problema. Ma quali sono, innanzitutto, le caratteristiche che definiscono un sonno corretto?
Per gli scienziati gli spetti a cui fare attenzione sono fondamentalmente 3:
- durata del sonno sufficiente, tanto da non risentire della carenza di riposo il giorno dopo.
- sonno continuativo e senza interruzioni, per assicurare un riposo reale e generale dell’individuo.
- sonno profondo e indisturbato: svegliarsi anche a causa delle “foglie che cadono“, infatti, è sintomo di un problema.
Per fare in modo che tali condizioni si realizzino bisogna considerare anche l’ambiente in cui si dorme, la temperatura, gli eventuali rumori esterni, la luce, la comodità del letto e via dicendo.
Dispositivi elettronici: i peggiori nemici del dormire bene
Infine bisogna prestare attenzione all’uso di dispositivi elettronici. Questi ultimi, rispetto ai quali sempre più individui sviluppano dipendenze, bombardano il cervello di impulsi visivi e luminosi che rendono difficile il rilassamento necessario a dormire. Attenzione dunque a dormire con lo smartphone sul comodino, a portata di mano! Ad oggi si stima che i problemi del sonno possano costare rispettivamente oltre 400 miliardi di dollari all’anno agli Stati Uniti, 138 miliardi al Giappone, 60 miliardi alla Germania, 50 miliardi al Regno Unito e 21 miliardi in Canada.