Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale senza sacchetti di plastica: quando è stata instituita e con quale scopo.
Si celebra oggi il No-Plastic bag Day, ossia la Giornata internazionale senza sacchetti di plastica, instituita per iniziativa della Marine conservation society, associazione che si batte da anni contro l’inquinamento negli oceani e nei mare e per la loro salvaguardia.
Questa giornata ha l’obiettivo di sensibilizzare sul consumo e la produzione dei sacchetti di plastica che, secondo le statistiche, rappresentano la fonte di inquinamento maggiore dei fondali e delle acque marine provocando gravissimi danni agli ecosistemi e alle biodiversità.
Giornata internazionale senza sacchetti di plastica, lo scopo dell’iniziativa
Ogni anno solo in Europa vengono prodotte oltre 100 miliardi di buste di plastica, molte delle quali finiscono nelle acque di mari ed oceani, così come altri rifiuti di plastica. Queste provocano gravissimi danni agli ecosistemi e alle specie che popolano le acque marine. Molto spesso pesci, tartarughe ed altri esemplari rimangono intrappolati o ingeriscono questi rifiuti causandone, spesso, la morte.
Per questo motivo, come scrive Sky Tg24, nel 2009, la Marine conservation society, organizzazione no-profit britannica impegnata nella salvaguardia di mari e oceani, ha deciso di instituire il No-Plastic bag Day, la Giornata internazionale senza sacchetti di plastica, che si celebra proprio oggi, 12 settembre.
La giornata ha come scopo quello di sensibilizzare i cittadini sulla produzione ed il consumo di sacchetti di plastica monouso che frequentemente vengono dispersi nell’ambiente, spesso in mare. Il loro utilizzo genera un quantitativo di rifiuti annuale pari a 25 milioni di tonnellate. Per ridurre questi rifiuti, molti Paesi stanno lavorando ad un accordo la cui bozza è stata resa nota qualche giorno fa.
L’invito a riciclare
Per cercare di ridurre questo consumo dannoso per gli ecosistemi marini, l’associazione ambientalista britannica invita la popolazione ad evitare il più possibile l’utilizzo di questi sacchetti monouso puntando al riciclo. In tal senso, si potrebbero usare le borse in tessuto, in commercio da anni, che possono essere riutilizzate ogni volta che si possono utilizzare per fare la spesa o per trasportare altri oggetti. Queste, oltre ad evitare il consumo di plastica, per via del materiale utilizzato, sono più resistenti, ma anche più capienti.
In alternativa, si può optare per le buste in materiali biodegradabili o in cartone, adottate da molti negozi e supermercati. Nonostante, questa scelta, però, il consumo di plastica risulta essere ancora eccessivo: si conta che circa 4 sacchetti su 10 siano di plastica.