Per gli allevatori della Campania arriva un barlume di speranza a seguito di una novità riguardante la possibilità di ingresso da altre provincie di giovani capi bufalini. Ecco in cosa consiste il provvedimento messo in atto in Campania, a fronte dell’emergenza da brucellosi.
Novità a favore del settore agrozootecnico. Di recente sono state individuate in Terra di Lavoro e disposte dal Commissario Straordinario Luigi Cortellessa nuove attività per far fronte alle esigenze sanitarie e imprenditoriali, frutto di un’analisi profonda e di un lungo ascolto degli allevatori. Sono innumerevoli le istanze di quest’ultimi rivolti alla Struttura Commissariale per mettere in campo progressivi riadattamenti riguardanti l’introduzione di giovani capi bufalini che provengano da altre provincie.
Giovani capi bufalini: è emergenza, scatta l’allarme per la brucella
La novità a tema di giovani bufalini è frutto di una scelta percorsa tra Regione Campania e il Dipartimento di Prevenzione e Sanità Pubblica Veterinaria, diretto dal Dott. Paolo Sarnelli.
Impegnati in uno studio, per supportare la situazione degli allevatori della zona è stato messo in campo un provvedimento. Tutto è sorto per via delle zone colpite da focolai di brucella, pericolosa infezione dettata dal batterio Gram negativo che colpisce sia uomini, sia animali. Nelle aree messe in ginocchio da questo batterio è davvero arduo trovare capi bufalini: l’offerta scende così a picco, mentre la domanda è sempre forte.
Giovani capi bufalini: l’ok per ingresso da altre province
Per gli allevatori della Campania arriva un un po’ di speranza: è stata introdotta una novità riguardante la possibilità di ingresso da altre provincie di giovani capi bufalini.
Gli imprenditori zootecnici che desiderano acquistare i giovani capi bufalini, infatti, per via della delicata situazione attuale del comparto si trovano a dover fare i conti con i prezzi lievitati. In questo contesto così complicato arriva una novità per andare incontro con gli interlocutori del comparto. È stato predisposto come le aziende bufaline possano richiedere al Servizio Veterinario dell’Asl di Caserta la possibilità di far subentrare da altre provincie i vitelli. Il tutto in regola con i requisiti richiesti in termine di biosicurezza e vaccinazioni obbligatorie per i giovani capi.