Un nuovo studio ha svelato una peculiarità sulle macchie presenti sul corpo delle giraffe che non servirebbero all’animale solo per mimetizzarsi.
Le giraffe sono animali affascinanti che da sempre suscitano interesse, anche nei bambini, per via delle loro dimensioni, ma soprattutto per la lunghezza del loro collo. Un esemplare, difatti, può arrivare all’altezza di ben cinque metri, rendendolo il mammifero più alto sul Pianeta.
Studiosi e scienziati da sempre si sono concentrati su questi animali conducendo varie analisi. Di recente, il Professore Ian Taylor, in collaborazione con l’Università di Melbourne ha portato avanti uno studio che ha rivelato aspetti particolari che riguardano proprio le macchie di questi esemplari.
È assodato già diverso tempo che le macchie sulle giraffe si rivelano particolarmente utili, specie quando questi animali vogliono scappare dai loro predatori. Grazie a questa pezzatura, infatti, riescono a mimetizzarsi con la natura un compito non semplice considerando la loro altezza.
Attraverso delle nuove analisi condotte, però, è uscito fuori qualcosa di nuovo. La nuova scoperta riguarda proprio l’architettura dei vasi sanguigni che, appunto, compongono le famose macchie delle giraffe. Questa architettura è nota come angiosoma ed è fondamentale per il mammifero. L’architettura, nel dettaglio, dispone di un’arteria centrale e, grazie ad essa, l’organismo di questi esemplari è in grado ogni giorno di muovere un’enorme quantità di sangue. Così facendo possono controllare e di conseguenza regolare la temperatura del corpo.
Non finisce qui, perché vi è una seconda ramificazione, questa arriva dritta dritta al manto di colore molto più chiara. La scoperta sta proprio qui, perché grazie ad essa riescono a mantenere la giusta temperatura corporea, dunque, riuscendo a stare sia al caldo che al freddo. Si tratta del sistema di termoregolazione più complesso mai conosciuto sino ad oggi che permette uno spostamento di grandi quantità di sangue.
La scoperta relativa allo spostamento di sangue dalle arterie alle vene può essere fondamentale nel campo della chirurgia plastica. Un modello di smistamento di sangue simile, difatti, viene usato in questa branca della chirurgia. Nello specifico, potrebbe rivelarsi determinanti in trattamenti della pelle del viso o degli occhi.
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