Con l’arrivo della bella stagione, la voglia di fare gite in barca aumenta, ma come possiamo fare per renderle sostenibili? Ecco alcune chicche utili.
Le gite sono sempre un momento di aggregazione da non sottovalutare. Un’occasione per trascorrere delle ore o giornate insieme alle persone care. E quello che sta per arrivare è certamente il miglior periodo dell’anno per farle; del resto tra Pasquetta, 25 aprile – martedì – 1 maggio – lunedì – c’è davvero da sbizzarrirsi anche se le domeniche già sono spesso scelte dalle famiglie come giorni ideali per recarsi presso i numerosi posti limitrofi alla propria città di residenza.
Del resto l’Italia è tutta bella e per ammirare luoghi pieni di fascino e/o divertimento non è necessario percorrere chissà quanti chilometri. Le temperature miti che solo la primavera può offrire, oltre alle giornate lunghe sono due elementi utili per tentare anche un’altra forma di gita, ossia quella in barca.
Abbiamo molto accennato sinora alla gita sulla terraferma, pronti a perderci tra i numerosi eventi che le Pro Loco di ogni comune organizza. Se invece ami il mare e vuoi quindi lasciarti cullare dalle onde, opta per una gita in barca. Da oggi inoltre potrai fare questa esperienza 100% green, vediamo come renderla sostenibile.
Le gite in barca sostenibili consentono e favoriscono la conservazione della vita marina. Scopriamo quindi nel dettaglio come fare per rendere anche questa gita fuori porta un’occasione per godere del mare ma senza diventare una minaccia. Per prima cosa è bene ricercare la propria destinazione ed optare per le attività ecologiche come lo snorkeling, le immersioni e le visite alle riserve marine.
Importante anche quando si prepara una valigia; bisogna prestare attenzione ad optare per prodotti quali creme solari sicure per la barriera corallina, sapone biodegradabile e abbigliamento resistente ma sicuro anch’esso per l’ambiente. Al contrario si consiglia di evitare la plastica monouso.
Importante controllare l’impatto ambientale della propria barca, quindi accertare previamente che la stessa sia conforme alle normative ambientali e che abbia filtri di sentina, un valido sistema di gestione dei rifiuti e motori a basso consumo di carburante. Accertati di porre in essere una navigazione responsabile.
Questo si estrinseca nell’adozione di abitudini quali la riduzione al minimo della scia e la velocità rispettando gli habitat marini sensibili e smaltire correttamente i rifiuti quindi evitando ogni minaccia di inquinamento. Queste piccole azioni possono fare veramente la differenza.
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