Gli alberi del vicino invadono la mia proprietà: quello che posso fare per risolvere il problema

Se non ci si prende regolarmente cura della propria vegetazione, può capitare che essa strabordi oltre il confine di casa, finendo per invadere la proprietà del vicino. 

Piante del vicino invadono la mia proprietà
Posso tagliare le piante del vicino che invadono la mia proprietà? (Ecco.it)

Cosa permette la legge in caso di “invasione” della proprietà da parte della vegetazione incontrollata del vicino di casa? E’ possibile rimuovere il verde di troppo e quali diritti si hanno? La presenza di alberi e piante è fondamentale per l’ecosistema e tutti riconosciamo la sua importanza. Avere uno spazio verde privato, oltre a contribuire al benessere dell’ambiente, costituisce un plus decorativo per l’abitazione e un elemento di grande valore per la vita quotidiana di chi la abita. Tuttavia, va riconosciuto che necessita di dedizione ed attenzione, altrimenti la vegetazione cresce in maniera incontrollata e può causare dei disagi.

Non è affatto raro che scoppino delle liti tra vicini di casa a causa della crescita eccessiva di piante ed alberi, a tal punto da invadere il territorio altrui. Di norma, si provvede a richiedere bonariamente al proprio vicino di tagliare ciò che sta crescendo in eccesso, ma se non si riceve alcun tipo di riscontro o comprensione, si può addirittura arrivare alla causa civile. 

Come ci si può comportare se la vegetazione del vicino invade casa propria 

Piante del vicino invadono la mia proprietà
Piante del vicino in casa mia: cosa dice la legge (Ecoo.it)

Anche qualora si decidesse di intraprendere una causa civile contro il proprio vicino di casa, lo stesso dubbio attanaglia i proprietari che fanno i conti con la vegetazione di troppo: è possibile procedere con il taglio in autonomia? Di norma, rami e radici di piante ed alberi appartengono al loro proprietario, ma se una causa civile si protrae per le lunghe, è possibile che la loro presenza inizi a diventare importante sul terreno del vicino. Purtroppo, però, non ne è consentita dalla legge la rimozione. 

E’ necessario ricorrere al tribunale e richiedere un intervento urgente in caso di inottemperanza e danno imminente al proprio spazio. Solamente il giudice, infatti, può obbligare il proprietario delle piante a procedere con l’eliminazione dei rami di troppo, o addirittura alla rimozione completa della pianta qualora la sua posizione non rispettasse i limiti e fosse troppo vicina al confine. 

La parte lesa ha la possibilità di richiedere anche un risarcimento per i danni causati dallo sconfinamento di rami e radici. E’ considerata un danno anche la caduta di eventuali frutti sul terreno del vicino. Se, contro la legge, si procedesse alla recisione autonoma della pianta, si rischierebbe al contrario un’accusa di danneggiamento. In sintesi, lo strabordare della pianta nell’abitazione del vicino non gli conferisce alcun diritto su quella pianta. 

Il discorso differisce nel caso delle radici. Il vicino di casa non è autorizzato al taglio dei rami, tuttavia il Codice Civile con l’articolo nr. 896 permette la rimozione dell’apparato radicale che ha sconfinato. E’ bene comunque, per evitare controversie, inviare una diffida tramite PEC o raccomandata a/r prima di procedere. Trattandosi di un disagio causato da una pianta di responsabilità altrui, è comunque possibile intraprendere una causa civile e richiedere un risarcimento per i danni. Prima di intraprendere qualsiasi azione, per evitare multe e sanzioni è consigliato consultare anche il regolamento locale: le regole sopradescritte sono valide per tutto il territorio nazionale, riportate sul Codice Civile. Tuttavia, alcune ordinanze specifiche possono imporre dei limiti e dei divieti più restrittivi riguardo la cura e la gestione del verde. 

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