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Gli ogm sono dannosi? Il ministro Catania: "E' doveroso andare fino in fondo"

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ogm dannosi studio tossiciQuali sono state in Italia le reazioni allo studio che dimostrerebbe la possibile tossicità degli ogm? Ad intervenire sulla questione è stato il ministro dell’Agricoltura Mario Catania, che ha suggerito di spostare la competenza che riguarda gli ogm al ministero della Sanità, visto che il ministro Catania ritiene che in questo caso il problema riguardi l’aspetto sanitario e non la contaminazione ambientale, che toccherebbe invece alle politiche agricole. Secondo il ministro, l’autorità di sicurezza alimentare europea dovrebbe adottare una linea differente su questioni come questa.

Il ministro Catania a tal proposito ha dichiarato: “Mi dicono che possono solo esaminare la documentazione fornita dalle imprese biotecnologiche, che comporta sperimentazioni su periodi relativamente brevi. Sulla filiera sanitaria credo che si debba fare di più: vista la rilevanza della questione e le implicazioni potenzialmente enormi per i consumatori ed i cittadini, penso sia doveroso andare fino in fondo“.
Il ministro Clini invece sembra avere un diverso parere o almeno così fece intendere, quando, qulache tempo fa, si espresse in favore degli ogm. Intanto rimane irrisolta la questione relativa alla presunta pericolosità degli ogm usati come prodotti per l’alimentazione.
A sostenere questa tesi non c’è soltanto lo studio francese, ma uno studio del genere è stato condotto anche in Russia, quando alcuni criceti erano stati nutriti con soia ogm, rivelando risultati inquietanti.
In quel caso però non c’è stato nessun accanimento mediatico, come quello che si è verificato nel caso dei risultati dello studio francese.
GR
Gli ogm sono dannosi? Uno studio francese sostiene siano tossici
Si è molto dibattuto sugli ogm e su un’eventuale loro pericolosità. Ci sono molte opinioni diverse sulla questione e adesso nel dibattito è intervenuto anche uno studio francese, che ha messo in evidenza come gli organismi geneticamente modificati siano tossici. I risultati di questa ricerca sono stati conseguiti attraverso un esperimento portato avanti da Gilles Eric Seralini, biologo molecolare all’Università di Caen. Lo studioso ha condotto uno studio ricorrendo a delle cavie che sono state nutrite con un tipo di mais geneticamente modificato, in grado di resistere ad uno specifico erbicida.
E’ stato riscontrato che le cavie, a partire dal tredicesimo mese, hanno cominciato a manifestare delle patologie molto gravi, dei problemi ai reni, al fegato e dei tumori alle ghiandole mammarie.
L’incidenza di queste malattie è stata anche di cinque volte superiore rispetto a quella riscontrata nel gruppo di controllo. Questi risultati hanno determinato un vero e proprio allarme, perché hanno messo in discussione le altre ricerche che fino ad ora sono state condotte sugli ogm, prima che questi venissero immessi sul mercato.
In particolare è venuto fuori che ci sono due problemi nelle strategie adottate per provare la sicurezza dei prodotti ogm. Un primo problema sarebbe rappresentato da un periodo di test non molto lungo, che si aggira intorno ai 90 giorni.
Il secondo punto è costituito dal fatto che il numero di cavie utilizzate per testare gli ogm non è molto elevato. Da parte dell’Unione Europea non si sono fatte attendere le reazioni a questa ricerca.
Infatti sarà la stessa Commissione Europea a dare una sua valutazione sullo studio, per prendere eventualmente dei provvedimenti specifici. Se i risultati dello studio francese fossero confermati, bisognerebbe rivedere tutte le fasi relative al ricorso ai prodotti ogm, dalla loro coltivazione all’uso alimentare.
Mentre in America si tende più a fidarsi degli ogm, in Europa si sta procedendo con molta cautela, anche perché gli esperti ritengono che non ci siano garanzie di sicurezza. In mancanza di tutto ciò sarebbe opportuno provvedere ad essere prudenti nella commercializzazione dei prodotti stessi.
D’altronde essere in armonia con la natura significa anche non alterare gli equilibri fondamentali che stanno alla base anche della nostra salute.

Gianluca Rini

Gianluca Rini è stato collaboratore di Ecoo dal 2010 al 2019, occupandosi di alimentazione sana, riciclo creativo ed ecologia.

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