Molte piante ornamentali che normalmente usiamo in giardino o in terrazzo nascondono dei pericoli. Il glicine è tra questi
Tra le piante più amate per decorare un giardino o un vasto spazio esterno, il glicine è tra più adatti. Arbusto rampicante e legnoso dai fiori che ricadono in giù, il glicine è una pianta che si presenta con il colore viola chiaro. Ne esistono anche altre varietà con fiori che variano dal blu al rosso.
Il glicine ha bisogno di un’esposizione in pieno sole e richiede un terriccio misto e drenante. E’ consigliabile coltivarlo in terra o in campo aperto o in alternativa in un vaso largo con il 50% argilla, 25% sabbia e 25% di terriccio universale. Il glicine ha la capacità di appendersi grazie ai suoi rami su ogni sostegno e si presta a scenografiche coltivazioni.
Oltre ad essere particolarmente bella e appariscente la pianta del glicine è altamente velenosa per l’essere umano. Bisogna considerare che tutte le parti di questa pianta sono tossiche e i fiori tossici raccolti nei noti grappoli penduli sono pericolosi.
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Le radici, i fiori, i semi del glicine sono tossici e in caso di ingestione di queste parti si può ricorrere a problemi legati all’apparato gastrointestinale. I sintomi ricorrente possono essere nausea, diarrea, dolori addominali e crampi all’addome. Si può ricorrere anche a dilatazione pupillare, pallore e sonnolenza.
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E’ bene sapere che in caso di ingestione di queste parti, bisogna assolutamente consultare un medico o recarsi in pronto soccorso. Soprattutto in caso di ingestione da parte di un bambino è bene correre subito ai ripari. Anche se si hanno animali domestici che possono entrare in contatto con la pianta è bene tenerli lontani dall’arbusto, educandoli oppure evitare il contatto con esso. In caso di ingestione da parte del gatto o del cane è bene recarsi da un veterinario o in una clinica per eseguire gli accertamenti del caso.
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