Per gli spiriti avventurosi c’è un posto vacante per completare il personale al lavoro su Gough Island, 2400 km da qualunque altro essere umano
È un luogo che sembra uscito da un romanzo. Si tratta infatti di un minuscolo punto sulle carte geografiche ed è il luogo più lontano da qualunque continente prima di raggiungere l’Antartide. Si trova infatti a 2.400 km a sud del Sudafrica, spersa nell’Oceano Atlantico. Questa isola è ricca in termini di fauna e flora e appartiene al territorio di sua maestà Re Carlo III d’Inghilterra. Si tratta di un luogo in cui vengono condotti molti studi soprattutto sugli uccelli ed è ora necessario assumere personale per almeno i prossimi 13 mesi.
La vita su Gough Island non è una passeggiata e i requisiti per essere anche solo presi in considerazione da parte del Royal Society for the Protection of Birds sono a metà strada tra gli esperti di sopravvivenza, Charles Darwin e Indiana Jones.
Gough Island è uno dei luoghi che potremmo definire disabitati del pianeta. Questa piccolissima Isola che fa parte della Gran Bretagna non ha infatti una popolazione stabile. Gli unici esseri umani che vi si incontrano sono i ricercatori che portano avanti studi sulla fauna e la flora locale. Ed è proprio per sostituire uno dei ricercatori, Rebekah Goodwill, che sono ora aperte le selezioni per un altro membro del team di ricerca dell’isola. Lo stipendio annuo si aggira intorno all’equivalente di 30.000 euro. Una cifra interessante ma che comporta accettare una serie di condizioni di vita che non fanno per tutti.
Come raccontato da Goodwill e dalla collega Lucy Dorman, per esempio, c’è il problema della pioggia. Gough Island è uno dei luoghi più piovosi del pianeta e trovandosi a 40 gradi sud rispetto all’equatore circa è anche uno dei posti in cui il vento tira più forte in assoluto. Trovandosi a oltre 2.000 km da qualunque altro segno di civiltà e non essendoci un aeroporto, raggiungere Gough Island significa anche viaggiare per una settimana in nave. Il che può essere positivo per imparare ad apprezzare le gioie del cibo congelato. Sull’isola, infatti, non è possibile consumare cibo fresco e in particolare non è possibile consumare frutta e verdura. Il rischio è infatti che un seme caduto per caso possa germogliare e andare a stravolgere questo ecosistema così delicato.
Parte del lavoro, che per chi verrà scelto inizierà a settembre, riguarda il seguire soprattutto gli uccelli che su Gough Island nidificano. Uccelli che perlopiù appartengono a specie a rischio estinzione tra cui per esempio l’albatros dell’Atlantico. Le giornate trascorrono quindi per lo più in esterno, coperti a strati, a raccogliere dati sulla popolazione locale di uccelli che combatte tra le altre cose contro i topi che sono arrivati sull’isola e che si nutrono dei pulcini andando così a moltiplicare i fattori di rischio di estinzione. E un altro dei compiti riguarda proprio il cercare di eliminare del tutto la popolazione di topi che si presume sia arrivata nel corso del XIX secolo con le navi degli esploratori.
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