Un recente studio di un geologo ha finalmente svelato il mistero legato da anni ad un cratere individuato in un vigneto nel sud di Francia.
Cosa sono i crateri e perché possono formarsi? Sono depressioni circolari che si formano sul Pianeta, dopo l’impatto di meteoriti, asteroidi o comete. Misteriosi e affascinanti incuriosiscono tantissimo gli studiosi sempre alla ricerca di nuove scoperte.
Ogni anno, infatti, l’atmosfera terrestre è raggiunta da tonnellate di meteroidi, come ad esempio, quello caduto in Basilicata lo scorso febbraio. Alcuni se molto pesanti e grandi possono raggiungere il suolo, con un impatto che crea delle voragini visibili. Tali fenomeni registratisi anche in epoca lontana hanno avuto la capacità di modificare assetto e aspetto.
In Europa sono numerosi i crateri formatisi a causa dell’impatto di un meteorite, tra questi ci sarebbe anche quello individuato in un vigneto nel sud della Francia, al centro di un annosa questione che potrebbe essere stata finalmente chiusa grazie ad uno studio.
Frank Brenker, geologo e cosmochimico della Goethe University di Francoforte, in Germania, potrebbe finalmente aver messo un punto definitivo sulla questione legata al Domaine du Météore. Si tratta di un vigneto nel sud della Francia i cui proprietari sostengono che circa 70 anni fa sia stato colpito da un enorme meteorite. In mezzo alle vigne si trova, difatti, una cavità profonda circa 30 metri e dal diametro di quasi 220 metri.
In molti avevano accusato i titolari dell’azienda vinicola, situata nelle vicinanze della città di Béziers, di essersi inventati l’impatto del meteorite sfruttandolo per pubblicizzare i loro prodotti. A sostegno, però, di quanto da anni affermato dai proprietari del vigneto è arrivato uno studio di Frank Brenker che ha deciso di recarsi sul luogo per analizzare il terreno e chiarire finalmente la vicenda. Lo scienziato, insieme alla moglie, come riportato dalla rivista statunitense ScienceDaily, ha prelevato dei campioni di terreno e roccia, la cui analisi in laboratorio hanno fatto emergere dei risultati inaspettati. In un primo momento il geologo ha rinvenuto delle tracce di impatto di meteorite, poi confermate da una seconda analisi, effettuata in collaborazione con il collega Andreas Junge con cui si è recato presso il vigneto dopo alcuni mesi.
I due studiosi hanno rinvenuto numerose sferule di ossido di ferro larghe sino ad un millimetro contenenti anche nichel ed hanno constatato che il campo magnetico terrestre nei pressi del buco è leggermente più debole rispetto alla media. Si tratta di due segnali già rinvenuti in altri luoghi colpiti da meteoriti.
Brenker ha concluso spiegando che le sferule ritrovate, difatti, si formano per l’abrasione nell’atmosfera del meteorite o semplicemente in seguito allo schianto contro il terreno. Per quanto riguarda il campo magnetico, questo è sempre leggermente più basso nei crateri da impatto poiché la roccia viene frantumata o addirittura, in base alla violenza dell’urto, sciolta dal meteorite.
In sintesi, per il geologo della Goethe University di Francoforte, quello nel sud della Francia sarebbe un vero e proprio cratere da impatto provocato da un meteorite arrivato dallo spazio. Lo studio, dunque, avrebbe smentito le teorie di molti che lo ritenevano come una trovata di marketing.
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