Le grandi aziende avevano annunciato di lavorare per la riforestazione, eppure, uno studio smaschera queste false promesse.
Uno studio recente mette in luce non solo i danni prodotti dalle grandi aziende nei confronti dell’ambiente, ma anche le false promesse di riforestazione. Tutti, o quasi, i programmi di riforestazione annunciati dalle grandi industrie, in realtà, non sono stati rispettati. I dati non mentono, e intanto i cambiamenti climatici avanzano imperterriti.
Tante aziende, da qualche anno, si sono fatte portavoce della campagna di sensibilizzazione per l’ambiente, annunciando in pompa magna grandi progetti di riqualificazione e di riforestazione. Che cosa è successo? Quasi nulla, purtroppo, e il pianeta continua a perdere verde prezioso, alberi, che sono fonte di vita, ossigeno, i polmoni del mondo stesso, nonché barriera contro il surriscaldamento globale.
Si chiamano “compensazione di carbonio”, progetti firmati dalle grandi aziende per conservare e riqualificare le foreste, bilanciando in questo modo le perdite che le stesse infliggono all’ambiente. L’analisi condotta dalla AAAS, ossia l’American Association for the Advancement of Science, mette in luce una verità diversa da quella raccontata dai diretti interessati.
Lo studio si è focalizzato soprattutto sul programma REDD+, ovvero la Riduzione delle Emissioni derivanti dalla Deforestazione e dal Degrado forestale. Si tratta di un obiettivo imposto a tutte le aziende del mondo, le quali devono contribuire alla conservazione del verde sul pianeta, generando delle compensazioni di carbonio, utilizzate per equilibrare i bilanci delle aziende stesse, ma anche dei Governi.
Tuttavia, i dati forniti dallo studio sono davvero deludenti e trasmettono tristezza e rabbia. La quasi totalità delle aziende, infatti, non ha portato a termine gli obiettivi di riduzione della deforestazione, alcune aziende addirittura non si sono neanche mosse. Questa situazione solleva grande preoccupazione in ambito scientifico, perché significa che si sta facendo poco e nulla per contrastare il cambiamento climatico.
Dei 26 progetti REDD+ esaminati, quasi nessuno è stato portato a termine, alcuni invece hanno dato risultati modesti, altri sono stati pienamente insufficienti. Se si confrontano le mappe del pianeta di qualche decennio fa, con quelle di oggi, è possibile notare una drammatica riduzione delle foreste in ogni angolo del mondo.
A destare grande preoccupazione, inoltre, sono le foreste tropicali, sempre meno estese. I ricercatori ammettono il fallimento dei programmi di compensazione di carbonio, applicati male e ovviamente insufficienti per garantire una giusta conservazione delle foreste.
Ancora una volta, si parla di greenwashing, ossia una strategia di comunicazione perseguita dalle aziende o dalle istituzioni che si fingono ecosostenibili, ma che in realtà proseguono ad avere un impatto negativo sull’ambiente. Ciò non è una novità, già qualche tempo fa, ad esempio, il giornale The Guardian annunciava il fallimento delle compensazioni di emissioni con i progetti di tutela ambientale.
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