La grandine con la sua violenza è in grado di danneggiare un aereo colpendolo mentre è in volo: andiamo a scoprire insieme quali tipologie di danni potrebbe provocare
Il climate change in atto sul nostro Pianeta sta provocando numerosi eventi atmosferici repentini e piuttosto violenti, con danni a cose e a persone. Le cause sono da imputare all’inquinamento atmosferico che avvolge la Terra con le emissioni di CO2 e di gas con effetto serra. Ciò impedisce la riflessione del calore, trattenendolo e innescando quello che ormai conosciamo come riscaldamento globale. Il globo si sta via via surriscaldando e l’aumento delle temperature medie globali di fatto altera i modelli metereologici per come li conosciamo e sta sconvolgendo l’equilibrio naturale del sistema Terra.
Il cambiamento climatico comporta dunque delle variazioni del clima rispetto ai modelli di riferimento, sballando completamente i parametri a causa della modifica della composizione dell’atmosfera terrestre. Da qui precipitazioni violente, caldo anomalo, siccità e alluvioni, frequenza maggiore di nubifragi, tifoni, cicloni ed uragani, in uno stravolgimento incontrollato dei fenomeni atmosferici sia in termini di stagioni, che di durata, che di intensità. Anche perché i fattori stessi che influenzano il clima sono anch’essi in continua mutazione, costringendolo a rimodularsi in cerca di un nuovo equilibrio, tra fasi di intenso calore e fasi di insopportabile gelo.
Le cronache degli ultimi giorni fotografano una discontinua anomalia climatica che coinvolge il nord del paese con le note e violente grandinate a cui abbiamo assistito ultimamente. La grandine è una normale precipitazione atmosferica solida, che si compone di pezzetti di ghiaccio di varie dimensioni. Comunemente vengono chiamati “chicchi” di grandine vista la forma sferica che li contraddistingue e la grandezza che richiama ad un chicco d’uva. Essa si forma quando correnti ascensionali e discensionali attraversano una nube, detta cumulonembo, ricca di acqua che si ghiaccia e si sviluppa in verticale. Quando il ghiaccio diventa eccessivamente pesante per la corrente in ascesa, viene rilasciato precipitando al suolo, dopo aver fatto più volte su e giù all’interno della nube, aumentando ogni volta il proprio peso e le proprie dimensioni.
Piccoli proiettili che si scatenano a terra a velocità consistente e, se le dimensioni sono ragguardevoli, i danni possono essere ingenti. Macchine, tettoie, tapparelle, pareti, sono parecchie le cose che possono subire ammaccature a causa dell’impatto con i chicchi di grandine. Ma cosa può succedere quando un aereo in volo incontra una grandinata? Le dimensioni di un aeroplano e i materiali di cui è composto fanno pensare che sia quasi indistruttibile, ma ovviamente non è così e persino quelli che, potrebbero sembrare degli innocui pezzi di ghiaccio, possono compromettere un velivolo così sofisticato.
Ad esempio il parabrezza può venire danneggiato e impedire una corretta visuale ai piloti, oppure lo stesso motore nel venire bersagliato potrebbe vedere compromesse alcune delle sue componenti, anche se è un’eventualità veramente rara, viste le protezioni studiate ad hoc per questa parte basilare e sensibile del velivolo. Più frequenti sono invece i danni riscontrabili al radome, l’involucro protettivo delle antenne dei radar di bordo, ma senza compromissione del volo.
Certo quando i chicchi di grandine di grosse dimensioni vanno ad impattare violentemente contro la carlinga di un aereo, che sta viaggiando a sua volta a velocità sostenuta (800 chilometri all’ora), i danni ci sono e sono evidenti. Ne è un esempio recente il volo partito da Malpensa e diretto a New York, che è stato letteralmente bersagliato da innumerevoli chicchi di grandine durante una violenta precipitazione di notevole intensità, avvenuta a metà luglio in terra lombarda. Il muso dell’aereo e alcune parti della carlinga hanno subito numerosi danni da impatto, tanto che il pilota è stato costretto ad effettuare un atterraggio di emergenza a Roma. Per sicurezza dunque, è sempre meglio evitare di incappare in una grandinata e più in generale in una turbolenza rilevante, per ogni tipo di mezzo di trasporto, specie se in volo.
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