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Grani presolari: cosa sono e perché sono così importanti

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Conosci i grani presolari? Andiamo alla scoperta di queste componenti per capire cosa sono e soprattutto perché sono così importanti. 

grani presolari
asteroide Ryugu (foto da Instagram) – Ecoo.it

Sono stati rinvenuti da un team di esperti dei grani di silicato presolare conservati nel campione dell’asteroide Ryugu, e raccolti dalla sonda giapponese Hayabusa2. Quelli che suscitano particolare interesse sarebbero due clasti, ovvero frammenti di roccia – come la foto sopra – che  corrispondono a del materiale presolare.

Questa presenza e la loro componente hanno fatto pensare ai ricercatori che per l’appunto l’asteroide Ryugu fosse in realtà parte di uno più grande, ridottosi poi a seguito dell’impatto. Questo dubbio ha attivato l’intera comunità di esperti di ogni angolo del mondo per capire di piu’ sull’origine di Ryugu.

Grani presolari, cosa sono?

I grani identificati in realtà avrebbero ben poco con Ryugu, facente parte molto probabilmente di un altro Sistema Solare. Se così fosse allora, si potrebbe affermare che i grani si sarebbero in qualche modo fatti strada grazie alle rocce che circondavano Ryugu quando era grande per poi rimanere bloccati all’asteroide.

studiosi asteroide (foto da Instagram) – Ecoo.it

Ma cosa sono i grani presolari? Con tale definizione si intendono quei piccoli granuli di materiale interstellare che hanno trovato la loro formazione dalle nubi di gas e polvere, proprio dove nascono le stelle e/o in questo caso il Sole. Questi grani sono composti da carbonio, silicio, ossigeno e ferro.

Dalla forma sferoidale, presenta ridotte dimensioni. Nei lontani anni ’80 sono stati identificati ed ha suscitato sino ad oggi un nutrito interesse da parte degli astronomi. Dalla loro analisi è possibile capire come sono formate le stelle ed i pianeti, ecco perché sono davvero importanti. Insomma, si ritiene che siano i precursori dei corpi celesti formatisi all’interno delle nubi interstellari.

Cosa è emerso dalla campionatura

sonda terrestre (foto da Instagram) – Ecoo.it

I due campioni di Ryugu analizzati dai ricercatori – e sopra già citati – sono di ridotte dimensioni, si parla infatti di < 1 mm. Trattasi nello specifico di due frammenti di roccia che sembrano diversi dall’ambiente circostante. Una differenza chimica per quanto concerne tutto il materiale che li circondava. Contenevano ad esempio quantità inferiori di magnesio ma anche di ossigeno e silicio. Al contrario avevano più zolfo e ferro. I clasti posti sotto esame forniscono la prova di contenere grani presolari. 

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