Grazie alla raccolta differenziata si ottengono i vestiti fatti di latte

raccolta differenziata vestiti latteLa raccolta differenziata assume un’importanza fondamentale nell’ambito della sostenibilità ambientale. Un’adeguata gestione dei rifiuti infatti permette di ottenere un impatto ambientale ridotto, che va a favore della conservazione ambientale. E a volte la differenziazione dei rifiuti non fa altro che produrre delle idee originali, specialmente se si applicano i principi del riciclo creativo. È proprio ciò che ha fatto la designer tedesca Anke Domaske, che ha riutilizzato il latte in polvere anche scaduto, per ottenere delle fibre latteo-organiche per la produzione di stoffa.

Per ricavare due chili di fibre bastano anche 6 litri di latte, ma è meglio sicuramente, in termini di lotta agli sprechi, riutilizzare i prodotti di scarto della lavorazione del latte, i quali, non potendo essere impiegati in altro modo nel settore alimentare, invece di essere gettati fra i rifiuti, vengono riutilizzati opportunamente.
 
Il riciclo creativo per i sottobicchieri con il polistirolo oppure il risparmio in casa con il riciclo del cartone delle uova sono senz’altro operazioni molto più semplici da attuare, ma il riuso creativo e il riciclo per dare nuova vita agli oggetti non ha veramente confini.
 
Nel caso del latte il risultato finale è costituito da abiti ecologici, i quali verranno messi in commercio dal prossimo anno, con un prezzo che si aggira intorno ai 150 – 200 euro per ogni singolo vestito.
 
Vi sembrano cari? Non dimentichiamo comunque che sono vestiti naturali in tutto e per tutto. Non contengono sostanze chimiche e sono anche antibatterici e anallergici: tutti vantaggi di cui tenere conto.

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