Grazie a un materiale rivoluzionario e innovativo a base vegetale, le case resistono anche ai tifoni e in generale alle calamità naturali. Ecco di cosa si tratta.
In diverse parti del mondo, l’aggravarsi della crisi climatica nonché gli imperanti conflitti, spingono sempre più persone a dire addio alle loro terre. Non mancano casi in cui le famiglie si trovano a dover lasciare le loro abitazioni, trovando rifugio in sistemazioni improvvisate. C’è chi è costretto a passare le giornate in baracche e tende, spesso poco sicure: basta un nubifragio o un tifone per far collare tutto.
A fronte di questa situazione sempre più diffusa e allarmante le si stanno mettendo in campo tutte per tutelare le persone costrette a dire addio alle loro terre e ritrovarsi in strutture poco sicure.
Per garantire strutture sicure alle popolazioni costrette a vivere in baracche e tende, una startup americana, la Applied Bioplastic, ha dato vita un progetto innovativo a cui ha preso parte anche uno scienziato del Bangladesh, Mubarak Ahmed Khan.
Da questa collaborazione è nata una soluzione unica pensata per rendere più sicuri i rifugi, proteggendoli da calamità naturali e non solo. Il progetto in questione prevede la creazione di una particolare plastica a base vegetale.
Questa soluzione all’avanguardia permette di dare vita a case più sicure ed ecosostenibili. Le strutture sono state testate in dei campi del Banglades, ottenendo un grande successo.
In particolare a toccare con mano i loro benefici per i rifugiati di Rohingya. Proprio in quell’aria le nuove abitazioni create con il materiale sperimentale sono rimaste intatte nel tempo.
Questo materiale innovativo è a base vegetale. Denominato Jutin, è creato con la iuta, fibra tessile naturale (viene abbondantemente coltivata nella zon4 del Bangladesh) rivestita tramite una resina termoplastica. Di seguito si trasferisce in stampi ad hoc che possono essere utilizzati sia per le pareti, sia per i tetti della abitazioni.
Grazia alla iuta si dà vita non solo a strutture resistenti ma anche ecologiche, visto che questo è un materiale è naturale. Si riesce così a dire addio ad elementi a base di petrolio nel composto. Resistente al calore, al vento e all’acqua, questa soluzione è molto durevole e, non da ultimo, il suo costo è estremamente accessibile.
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