Green Deal, chi è il nuovo commissario Sefcovic e come affronterà la transizione ecologica

Maros Sefcovic è stato nominato nuovo commissario responsabile UE per il Green Deal: le prime dichiarazioni dopo l’assegnazione dell’incarico.

Si è insediato il nuovo commissario UE al Green Deal, ruolo assegnato a Maros Sefcovic dopo le dimissioni di Frans Timmermans arrivate circa due settimane fa. Sefcovic ha già annunciato quali saranno le sue prossime mosse in qualità di commissario attraverso un tweet.

Il vicepresidente della Commissione europea ha spiegato che la sua intenzione è quella di proseguire il lavoro già avviato dal suo predecessore in modo da poter raggiungere gli obiettivi del Green Deal entro la data prefissata, il 2050, di cui potranno beneficiare sia le industrie che i cittadini europei.

Ue, nominato il nuovo commissario al Green Deal: è Maros Sefcovic

Lo scorso 22 agosto, Frans Timmermans ha rassegnato le dimissioni da membro della Commissione Europea lasciando il ruolo di commissario responsabile UE per il Green Deal, di cui era stato promotore. Il motivo della decisione è quello della sua candidatura alle elezioni politiche in Olanda che si terranno il prossimo 22 novembre.

Per sostituire il Timmermans, in attesa che venga presentato un candidato dall’Olanda, la presidente Ursula von der Leyen ha scelto il vicepresidente della Commissione Ue Maros Sefcovic. Il politico slovacco, subito dopo la nomina, ha annunciato quale sarà la sua strategia in qualità di commissario UE al Green Deal, attraverso un videomessaggio pubblicato sul proprio profilo Twitter.

Sefcovic ha spiegato che il suo scopo sarà quello di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, percorso che dovrà essere “equo ed inclusivo” e che dovrà garantire crescita ed occupazione perché i cittadini europei meritano “una giusta transizione verde”.

Linea più moderata

Il nuovo commissario ha poi aggiunto che verranno rafforzati i “partenariati internazionali” per far sì che si possa avere un futuro più green in tutto il Pianeta. Tutto questo aumentando la comunicazione con industrie e cittadini. Secondo molti, dunque, quella che adotterà il vicepresidente della Commissione Ue adotterà una politica e delle scelte che potrebbero essere più moderate rispetto al suo predecessore.