Come ha spiegato Sara Branchini, del Centro Antartide di Bologna, promotore dell’iniziativa, “Sono previsti interventi che ciascun locale può attuare. Proponiamo un protocollo redatto anche con esperti di Legambiente. I locali aderenti hanno gradi di coinvolgimento diversi. La Regione Emilia Romagna ha contribuito fornendo finanziamenti“.
L’obiettivo è proprio quello di attuare il risparmio energetico. E tutto questo si può fare anche con il coinvolgimento delle persone che partecipano alle serate, oltre che con specifici strumenti per risparmiare energia. Ad esempio si mette in pratica un sistema di illuminazione a basso consumo energetico e si utilizzano fonti alternative per la produzione dell’energia necessaria per la serata.
Nei rubinetti dei bagni dei vari locali vengono installati dei riduttori di flusso, inoltre per servire le bibite sono usati biccheri in materiali ecocompatibili, che possono essere smaltiti tra i rifiuti organici, seguendo ovviamente il principio della raccolta differenziata.
Inoltre ai clienti viene rivolto un invito molto particolare, quello di raggiungere il luogo della serata senza l’automobile, ma con l’uso di mezzi alternativi, all’insegna della mobilità sostenibile, come bibiclette o mezzi pubblici.
Al Fuori orario di Reggio Emilia è stato previsto inoltre un sistema particolare nelle cucine, chiamato Ecogriglia. E’ a tutti gli effetti un metodo ottimo per convogliare il calore catturato dalle griglie per la cottura degli alimenti nei sistemi di riscaldamento dell’acqua del punto di ristoro.
Sempre nello stesso locale inoltre non sono state servite bibite in bottiglia, ma solo alla spina, in bicchieri biodegradabili. Degli accorgimenti necessari per divertirsi e rispettare l’ambiente.
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