Guerra in Ucraina: stimati danni all’ambiente per “52 miliardi di euro”

Guerra Ucraina-Russia, l’annuncio del ministro dell’Economia ucraina Yulia Svyrydenko: “Stimati danni all’ambiente per 52 miliardi di euro”

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Guerra in Ucraina: i danni ambientali (Adobe Stock) – ecoo.it

Era il 24 febbraio dello scorso anno quando le Forze armate russe hanno dato il via a quella che sarebbe passata alla storia come “operazione militare speciale”. L’obiettivo della guerra innescata da Vladimir Putin, come più volte dichiarato, era quello di annettere i territori ucraini del Donbass (animato ormai da parecchio da movimenti separatisti) e della Crimea, invasa da Mosca nel 2014.

Ad oggi, 540° giorno dallo scoppio delle ostilità, è già possibile stilare un primo, tragico bilancio dei danni ambientali causati dalla guerra. Quest’ultima, in quanto tale, non provoca devastazione e distruzione solo ed esclusivamente in termini di vite umane, oppure di scomparsa di intere città (rase al suolo dal continuo lancio di bombe e missili, nonché dal passaggio di carri armati).

Anche la natura, costretta a subire soprusi e violenze contro cui non può ribellarsi, ne starebbe uscendo a pezzi dal conflitto tra le nazioni Russia ed Ucraina. Stando a quanto riferito stamani da Yulia Svyrydenko, vicepremier e ministro dell’Economia ucraina, sarebbero stati “registrati 2.500 casi di danni all’ambiente, per un totale stimato in 52 miliardi di euro“.

Guerra in Ucraina, l’annuncio di Kiev: stimati danni all’ambiente per “52 miliardi di euro”

Dall’inizio dell’operazione militare speciale voluta da Vladimir Putin, ha fatto sapere Kiev, in Ucraina si sarebbero registrati circa 2.500 casi di danni all’ambiente, per un ammontare del danno totale pari a ben 52 miliardi di euro. Numeri che non devono sorprendere, se si considera la portata dell’opera di annientamento e devastazione che una guerra attiva da 540 giorni è in grado di generare.

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Conflitto armato in Ucraina (Adobe Stock) – ecoo.it

In particolare, ha proseguito il ministro dell’Economia ucraina Yulia Svyrydenko in un post su Facebook, la guerra innescata dalla Russia avrebbe portato alla perdita di 174.000 chilometri quadrati di terra, “potenzialmente contaminati da oggetti esplosivi“. Una notizia, quest’ultima, che si aggiunge alla già folta lista di timori scaturiti nelle settimane seguenti allo scoppio delle ostilità.

Solamente nel mese scorso, la comunità scientifica aveva espresso grande preoccupazione in relazione alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, ormai occupata da Mosca. In modo particolare, il dubbio sollevato da molti è che la struttura rischiasse di andare incontro ad un’esplosione, con effetti potenzialmente letali in tutte le zone limitrofe. Un dubbio che un esperto dell’Università di Cambridge aveva contribuito a fugare, ribadendo il fatto che i materiali con cui è stata realizzata la centrale siano robusti a sufficienza da neutralizzare il rischio che avvengano simili fenomeni.

L’annuncio recentemente reso noto dal ministro dell’Economia Svyrydenko in merito ai danni ambientali provocati dalla guerra – e solo nel territorio ucraino – ha però contribuito a riaccendere i riflettori rispetto alla problematica ambientale. Cerchiamo, giunti a questo punto, di quantificare la perdita (a livello di ecosistema) che un conflitto armato di siffatte proporzioni è in grado di causare.

Conflitti armati, quanti danni sono in grado di arrecare all’ambiente? L’agghiacciante panoramica

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I danni ambientali causati dalle guerre (Adobe Stock) – ecoo.it

Qualunque tipo di guerra, breve o lunga che sia, si rende artefice di danni incalcolabili nel territorio entro il quale avviene. Distruzione di suolo fertile, uccisione di flora e fauna locali, inquinamento atmosferico, idrico, incendi boschivi, esplosioni nucleari: quelle appena elencate sono solamente alcune delle tappe che caratterizzano la maggior parte dei conflitti armati.

Solamente qualche mese fa, a pochi giorni dall’anniversario dello scoppio della guerra in Ucraina, l’Ong ucraina Ecoaction, in collaborazione con GreenPeace, stilava i danni fino a quel momento provocati dal conflitto all’interno di un rapporto. Si parlava, all’epoca, di “3 milioni di ettari di foresta” fortemente danneggiati, così come “il 20% delle aree naturali protette“. Con il proseguo delle ostilità, di certo, la devastazione nei confronti dell’ecosistema non sta subendo la battuta d’arresto sperata.