Questo è uno dei due periodi all’anno in cui le persone si dedicano con passione e interesse al giardinaggio; se in autunno è necessario lavorare in giardino per preparare il terreno alle gelate invernali, la primavera è il vero e proprio momento della rinascita e della ricostruzione, il momento in cui i terreno devono essere “dinamizzati”. Non tutti infatti sanno che, proprio ora che le piante iniziano a germogliare e fiorire, è importantissimo lavorare alla concimazione.
Il prato infatti ritorna a vivere intorno al mese di marzo, e vede il primo apice nel mese di maggio: in questo arco di tempo, tutto deve essere predisposto affinché l’attività vegetativa possa progredire al meglio, considerando la necessità di elementi nutritivi del territorio. Per tutto questo, la soluzione migliore è quella di muoversi verso scelte di giardinaggio sostenibile.
Scegliere i concimi naturali permetterà di nutrire al meglio le vostre piante, le quali ora hanno necessità più che mai di acquisire sostanze costituenti per ritornare a crescere e a fiorire in tutta la sua bellezza, dato che l’acqua piovana e quella del rubinetto potrebbero aver eliminato un importante strato di humus, che va ricostituito grazie alla messa in posa di nuovo terriccio o concimi naturali.
Il concime naturale è la soluzione migliore in termini di sostenibilità ambientale e attenzione al territorio, ma perché è meglio scegliere i concimi organici rispetto ai fertilizzanti chimici? Il motivo è semplice, e riguarda l’apporto che i primi possono dare al terreno rispetto ai secondi in termini di arricchimento delle caratteristiche fisiche e biologiche del suolo.
Tra i principali concimi naturali che potete utilizzare per il vostro orto e per il vostro giardino, troviamo la borlada, principalmente utilizzata nella frutticultura e nella orticoltura grazie alla forte presenza di potassio e microelementi, mentre per i giardini e per le vostre piante ornamentali la soluzione più comune e antica è il ricorso alla cornunghia, un concime che trova la sua origine dall’essiccazione di corna e zoccoli di animali come i bovini. Questo concime naturale viene scelto con grande frequenza perché oltre a migliorare la struttura del terreno è in grado di sviluppare l’insediamento di micro-organismi utili per il potenziamento del suolo stesso. Altrettanto popolare come concime organico è lo stallatico, che già dal nome si può intuire la provenienza. La sua peculiarità è quella di riprodurre in termini di effetti funzionali la formazione di humus nel sottosuolo, migliorando la struttura del terreno e la sua microflora, senza dimenticare la sua praticità d’uso.
Il concime naturale per eccellenza, però, resta il compost, un’attività che si può svolgere direttamente a casa propria con attenzione alla raccolta differenziata e al riciclo dei rifiuti (in questo caso organici), considerando che il compostaggio può portare a una riduzione della spesa sui rifiuti oltre che a una diminuzione della spesa per l’acquisto della materie prime per il giardinaggio fai da te.
photo: MJIphotos
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