La manifestazione
All’interno dell’evento, che attrae 22.000 visitatori in Medio Oriente, si può assistere ad un’esposizione di biciclette, fuoristrada, moto sportive e accessori corredati al mondo della mobilità. La Gulf Bike Week 2013 si basa su espositori di tutto il mondo, compresa l’Europa. E’ un vero e proprio festival della mobilità molto seguito e amato non solo dagli intenditori e dagli esperti, ma anche dai semplici appassionati, che vogliono scoprire tutte le nuove frontiere che il settore mette a disposizione. In particolare in quest’edizione non si vogliono trascurare le opportunità offerte dai veicoli elettrici, il vero punto di svolta per la sostenibilità ambientale in tutto il mondo.
La rappresentanza italiana
Parteciperà alla manifestazione l’azienda genovese Ecomission, che si occupa proprio del settore della mobilità elettrica. L’invito a prendere parte all’evento è arrivato in seguito al drive test di Ecojumbo, eseguito dal pilota professionista Nicolò Canepa. Gli organizzatori della Gulf Bike Week sono rimasti incuriositi dallo scooter elettrico lanciato dall’impresa del capoluogo ligure, per cui hanno deciso di chiedere la sua partecipazione. Il campione ha sposato l’iniziativa ed Ecomission esporrà l’unico scooter elettrico della fiera. L’azienda ha deciso di accettare l’offerta, perché ha avuto l’occasione di vedere come le amministrazioni locali e il Governo di Dubai siano pronti ad investire nelle nuove tecnologie applicate alla mobilità che ha un occhio di riguardo per l’ambiente.
Walter Pilloni, presidente di Teknit, di cui Ecomission è un ramo aziendale, ha dichiarato: “Siamo rimasti sbalorditi. Presenzieremo ad una manifestazione di livello mondiale, presentando un mezzo elettrico. Fino a qualche anno fa, kermesse di questo genere difficilmente si sarebbero aperte alla mobilità ecosostenibile, se ciò oggi accade vuol dire che stiamo facendo breccia. E poi è un orgoglio poter rappresentare l’Italia”.
La mobilità elettrica
La mobilità elettrica rappresenta la soluzione ideale per dare un contributo importante alla lotta all’inquinamento. Anche se nel nostro Paese non è stato fatto molto in questo senso, i nostri connazionali cominciano a guardare con interesse a queste opportunità. Fino a questo momento a rendere proibitivo il ricorso ai veicoli elettrici su larga scala sono stati i costi previsti proprio per i mezzi di trasporto ecocompatibili. Il fatto che l’Italia si inserisca in un dibattito internazionale con le sue stesse aziende significa avere la possibilità di operare un cambiamento radicale, che, a detta degli esperti, deve iniziare proprio da un processo di educazione civile: la formazione deve partire in giovane età per avere generazioni future consapevoli. Un ruolo importante spetta anche alle istituzioni, che dovrebbero far sentire maggiormente il loro impegno con incentivi studiati appositamente per il settore (SCOPRI TUTTE LE AUTO ELETTRICHE E GLI INCENTIVI PREVISTI), per fare in modo che l’auto elettrica diventi un punto di riferimento, in grado di equilibrare le esigenze degli automobilisti con quelle della sostenibilità ambientale.
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