Finpesca, azienda leader del settore del packaging, si è guadagnata l’accesso alla finale nazionale del best packaging 2023 per gli imballaggi composti di gusci di molluschi riciclati
L’economia circolare si basa proprio su questo. Trovare delle soluzioni innovative per poter trasformare degli scarti in nuovi prodotti da mettere in commercio. E tutte le innovazioni sono accolte generalmente con un buon plauso, specialmente se i materiali da recuperare sono particolarmente inquinanti. In questo caso si tratta di gusci dei molluschi, che in quanto prodotti organici sono più facilmente deperibili rispetto alla plastica. Ma comunque inquinanti.
Uno dei settori che maggiormente utilizza la plastica, nemica giurata dell’economia sostenibile, è quello del packaging. Gli imballaggi industriali con vari passaggi della filiera, che portano il prodotto dalla sua origine fino ai banchi dei supermercati, sono responsabili di buona parte degli scarti che poi vanno a finire nelle discariche. Per questo l’iniziativa di Finpesca è arrivata alle finali nazionali di best packaging 2003 23, il concorso bandito dall’istituto nazionale di imballaggio.
In questo caso si tratta di gusci di molluschi recuperati dalle attività industriali, che li hanno scartati ai fini della commercializzazione di prodotti ittici. Essi sono stati recuperati dall’azienda Finpesca, che da oltre due anni utilizza questi scarti nella produzione di imballaggi industriali. Il prodotto si chiama Searcular. Il nome Sea viene ovviamente dal mare, grazie al quale si possono ottenere i gusci che poi diventano imballaggi. La produzione di questo prodotto è progettata in modo tale da ridurre al massimo l’utilizzo di materiali plastici non riciclati. Ogni imballaggio è composto dal 25% di gusci di molluschi raccolti e lavorati nel nostro paese.
Il tema della sostenibilità si focalizza molto sul settore packaging. Difatti numerose aziende, non soltanto la Finpesca spa, lavorano per creare degli imballaggi sostenibili, dunque provenienti da materiali riciclati, ed a loro volta riciclabili. Questo è per continuare ad alimentare il ciclo del riciclo, ed evitare che gli scarti finiscano nelle discariche.
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