Impressionante ciò che è stato realizzato, un progetto che vede salvare animali destinati al macello: siamo davanti a un punto di svolta.
Massimo Manni, nel corso di una notte come tante altre, si è visto stravolgere per intero la sua vita. Dalla finestra di casa sua, un suono che ha in seguito definito come straziante, si è impresso nella sua memoria: le sue pecore, private dei loro agnelli, piangevano senza sosta. Non si trattava solo di un rumore o di un lamento, ma di un richiamo al quale nessun umano avrebbe potuto sottrarsi. “Le mamme hanno pianto per giorni, proprio sotto la mia finestra,” racconta con una voce che ancora tradisce l’emozione. “Separare una madre dal proprio figlio è un atto contro natura, una sofferenza immensa per qualsiasi specie.”
Quella scena si trasformò in una rivelazione. Fino a quel momento, Massimo aveva vissuto come allevatore, abituato a considerare gli animali come parte di un ciclo produttivo. Eppure, quella notte, la sua visione del mondo iniziò a sgretolarsi. Gli occhi delle pecore e il suono del loro dolore lo spinsero a rivedere tutto ciò che credeva giusto. Non passò molto tempo prima che Massimo facesse il primo passo verso una nuova vita. Ricomprò quegli agnelli, pagandoli al doppio del prezzo, per restituirli alle loro madri. Non fu una decisione facile, né priva di conseguenze, ma era il segnale di un cambiamento irreversibile. In quel gesto, Massimo trovò una nuova missione: “Volevo donare agli animali una possibilità di libertà, lontani dalla sofferenza e dalla paura.”
Quella promessa si è trasformata in qualcosa di molto più grande. Massimo ha creato, a Nerola, un piccolo paese vicino a Roma, un luogo unico: il Santuario Capra Libera Tutti. Questo spazio non è solo una fattoria o un ricovero, ma un vero e proprio santuario. Oggi, qui vivono più di 400 animali, ciascuno con una storia di dolore alle spalle e una nuova possibilità davanti.
Ci sono mucche, capre, maiali e galline che sono stati salvati da allevamenti intensivi, da situazioni di abuso o riscattati durante sequestri legali. Ogni animale è un simbolo di resistenza e di speranza. Nel santuario, trovano non solo un rifugio fisico ma anche un luogo dove possono vivere liberi, senza il peso dello sfruttamento.
Massimo è il custode di questo spazio e al contempo un uomo che ha scelto di abbandonare il passato e dedicarsi completamente al benessere di queste creature. La sua esperienza come allevatore lo rende consapevole delle dinamiche che governano il sistema di sfruttamento animale. Eppure, è proprio quella consapevolezza che lo guida oggi nel suo impegno per offrire un’alternativa etica e compassionevole.
Il Santuario Capra Libera Tutti può essere interpretato come un messaggio potente che parla di empatia, rispetto e possibilità di cambiamento. Gli animali, che una volta erano destinati alla macellazione o al profitto, ora vivono liberi, e questo dimostra che un modello di convivenza diverso è possibile.
Massimo accoglie visitatori che vogliono conoscere questa realtà e vedere con i propri occhi cosa significa vivere in armonia con gli animali. Ogni visita diventa un’occasione per riflettere sulle scelte che facciamo quotidianamente e sull’impatto che esse hanno non solo sugli animali ma sull’intero ecosistema. Il santuario è la prova che un approccio diverso alla vita è possibile, e che ogni gesto, anche piccolo, può fare la differenza.
Questo percorso non è stato semplice. Lasciare un’attività consolidata come l’allevamento per intraprendere una strada piena di incognite richiede coraggio e determinazione. Massimo lo sa bene, ma crede fermamente che valga la pena lottare per un mondo più giusto, dove ogni essere vivente possa essere rispettato per ciò che è, e non per ciò che può offrire.
La sua testimonianza è un invito a guardare oltre ciò che consideriamo normale e a immaginare un mondo dove la libertà e la dignità siano davvero valori universali, non solo per gli esseri umani ma per tutte le creature (guarda anche cosa viene riservato ai maiali destinati al macello). Una visione che, grazie a Massimo, non è più solo un’idea ma una realtà tangibile, pulsante di storie e di vita.
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