Siccità e vento hanno contribuito a rendere l’incendio delle Hawaii il peggiore negli Stati Uniti degli ultimi 100 anni. Cosa sta succedendo.
L’estate purtroppo è teatro di incendi e di devastazione di vegetazione i tutto il mondo. In questi giorni continuano a bruciare i boschi di Tenerife e di Rodi. Mentre nelle Hawaii le dimensioni delle fiamme si allargano a velocità incredibile. Le cause dell’incendio non sembrano essere di natura dolosa, ma successive ad una concomitanza di fattori. Le Hawaii sono delle isole il cui 80% dell’estensione è occupato dalla fitta vegetazione. Negli ultimi anni si è assistito ad una incredibile ondata di siccità, in alcuni punti considerata ‘anomala’. La siccità, unita alla fitta vegetazione ha fatto sì che anche un piccolo incendio si propagasse rapidamente.
E come ciliegina sulla torta l’uragano Dora che con le sue raffiche di vento oltre i 100 Km rari ha sparso le fiamme molo rapidamente. La città di Maui, la principale isola dell’arcipelago vulcanico, è quella maggiormente interessata dall’incendio. Anche le altre isole stanno lanciando l’allarme. Con una vegetazione tanto fitta le fiamme sono difficili da domare.
Il rogo delle Hawaii ha dimensioni impressionanti e bilancio delle vittime che cresce ogni giorno. Al momento, come riferito dalla BBC, ci troviamo a 111, ma il numero è destinato senza dubbio a salire. Anche le stime sui danni a case e vegetazione sono difficili da valutare. Le autorità statunitensi hanno appena ammesso di non aver utilizzato le sirene d’allarme per allertare la popolazione.
Questo potrebbe essere stato un errore, dato che le sirene nelle strade sono il modo più immediato per lanciare l’allarme. Tuttavia le autorità hanno una motivazione. Le sirene sono generalmente utilizzate per avvertire della presenza imminente degli tsunami. In conseguenza ai quali i cittadini sanno che il comportamento più idoneo è di andarsi a rifugiare in montagna o sulle altitudini.
In questo caso sarebbe stato controproducente, dato che proprio sulle altitudini stavano divampando buona parte degli incendi. La notizia del rogo è stata data attraverso altri canali di comunicazioni personalizzati o generalizzati, come radio, Tv, Internet ed SMS. Nonostante ciò il bilancio dei decessi è impressionante, e tende a crescere ogni giorno di più.
Quest’anno ardono le isole. Oltre all’arcipelago delle Hawaii anche l’isola di Tenerife sta continuando a bruciare senza pietà. Per il momento non sono state registrate vittime, e la popolazione locale è stata evacuata. Nonostante ciò l’incendio è stato definito fuori controllo. A Rodi un’emergenza simile sta distruggendo ettari di vegetazione che non verranno recuperati. Gli inquirenti non sanno ancora definire se si tratti di un’origine naturale o dolosa dell’incendio.
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