Paura alle Hawaii per l’attività del vulcano Kilauea. Gli scienziati rendono possibile, se non probabile, un’eruzione a breve, che potrebbe essere estremamente distruttiva
Non serve tornare con la mente ai tempi di Pompei ed Ercolano per avere chiare le conseguenze di un’eruzione vulcanica. In Europa ci sono diversi vulcani attivi, di cui una buona parte in Italia, pricipalmente nel Sud e nelle isole. Ed i cittadini devono imparare a conviverci. Nelle Hawaii, una delle terre più ancestrali e primitive del mondo, sono diversi i vulcani attivi, che sono annoverati come i più grandi del Pianeta. Kilauea negli ultimi giorni sta scalpitando al punto che gli scienziati e geologi ritengono possibile, se non probabile, un’eruzione prossima. I ricercatori dell’Istituto geofisico statunitense USGS, dopo avere registrato attività sismica superficiale nell’area, hanno dichiarato:“E’ il segnale che la ripresa dell’attività eruttiva del vulcano Kilauea è con tutta probabilità imminente”.
Di conseguenza si sono create diverse allerte nella zona, anche se le Hawaii hanno degli spazi molto ampi, che consentono delle manovre emergenziali di azione piuttosto efficaci. Lo scorso martedì i geologi avevano annunciato che Kilauea aveva eruttato lava per 61 giorni consecutivi, ed ora potrebbe tornare in atività.
Esiste già un precedente. Nel 2018. L’eruzione di Kilauea in quell’anno aveva distrutto oltre 700 case, che per fortuna, erano state precedentemente evacuate. Il dicembre scorso, Mauna Loa, il vulcano in cima alla lista dei più grandi delle Hawaii, aveva eruttato per due settimane consecutive. La fortuna è che grazie ai monitoraggi scientifici sempre attivi in tutto il mondo, le attività vulcaniche vengono controllate, ed in caso di minaccia di pericolo, vengono messe in atto le attività preventive necessarie per salvaguardare la popolazione. Lo stesso purtroppo non si può dire dei terremoti, che nonostante le sale sismiche di tutto il mondo, e nonostante le ricerche scientifiche in crescita, sono ancora delle calamità naturali considerate ‘imprevedibili’, o almeno non prevedibili del tutto.
In Italia ci sono diversi vulcani ancora attivi, tra cui l’Etna, il Vesuvio, Stromboli, Vulcano. Purtroppo a differenza delle Hawaii i piani regolatori per le costruzioni edilizie non hanno tenuto in particolare considerazione la presenza del vulcano. Nel caso in cui il Vesuvio tornasse ad eruttare, decine di paesi sparirebbero nel nulla.
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