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Himalaya, la sorprendente scoperta riporta indietro di 600 milioni di anni

Sulla crosta terrestre sono intrappolate tracce della storia del nostro pianeta risalenti a milioni di anni fa, la scoperta sull’Himalaya lo conferma.

Acqua 600 milioni anni fa scoperta Himalaya
Himalaya (Foto da Unsplash) – Ecoo.it

Studiando le formazioni montuose, le rocce, i ghiacciai e alcune specie viventi sparse sul nostro pianeta è possibile ricostruirne la storia. Pensiamo ad esempio a come i geologi, analizzando le stratificazioni rocciose, riescono a ricostruire l’evoluzione e le ere geologiche che abbiamo attraversato. Oppure pensiamo a grandi scoperte come quella dei ghiacciai più antichi del mondo, trovati in Sudafrica sotto ai giacimenti minerari di oro del Paese.

L’ultima scoperta sorprendente è avvenuta invece sull’Himalaya, dove un gruppo di ricercatori dell’Indian Institute of Science (IISc) e dell’Università di Niigata, in Giappone, ha individuato delle particolarissime gocce d’acqua intrappolate dentro ad alcuni depositi minerari. E cosa ci sarebbe di così sorprendente nella scoperta? Ebbene, si tratta di gocce d’acqua antichissime, risalenti a ben 600 milioni di anni fa.

Scoperta sensazionale sull’Himalaya: ritrovate gocce d’acqua risalenti a 600 milioni di anni fa

Secondo gli scienziati, capitanati dal dottorando Prakash Chandra Arya, questa scoperta potrebbe essere la prova della presenza di un antico oceano ormai scomparso. Inoltre, analizzando le particelle d’acqua si potrebbe spiegare la connessione tra la glaciazione della Terra a palla di neve e l’aumento dell’ossigeno, avvenuta circa 700 – 800 milioni di anni fa e causa di un sostanziale incremento evolutivo nelle forme di vita più complesse. “Ogni volta che si verifica un aumento del livello di ossigeno nell’atmosfera“, ha infatti dichiarato Prakash, “si ha una radiazione biologica, ovvero un’evoluzione“.

Himalaya (Foto da Unsplash) – Ecoo.it

Durante il periodo della glaciazione, però,  non c’era flusso negli oceani e pertanto anche l’apporto di calcio era ridotto. “Quando non c’è flusso o apporto di calcio, la quantità di magnesio aumenta“, ha informato il professor Sajeev Krishnan. “La privazione di calcio ha probabilmente portato anche a una carenza di nutrienti, favorendo la crescita lenta dei cianobatteri fotosintetici, che avrebbero potuto iniziare a rilasciare più ossigeno nell’atmosfera“, ha dunque aggiunto Prakash.

Semplici gocce d’acqua? No, capsule del tempo

Oceano (Foto da Unsplash) – Ecoo.it

La scoperta avvenuta nel tratto himalayano di Kumaon, da Amritpur al ghiacciaio Milam e da Dehradun alla regione del ghiacciaio Gangotri, pone le basi per una comprensione più profonda della storia del nostro pianeta e in particolare dei suoi oceani. Queste gocce d’acqua si possono considerare delle vere e proprie capsule del tempo, testimonianza di un’era risalente a ben 600 milioni di anni fa.

Martina Di Paolantonio

Laureata in Moda e costume nel 2016, sono appassionata di viaggi, lingue e scrittura. Faccio la copywriter dal 2019 e nel corso degli anni mi sono interessata particolarmente alle questioni di sostenibilità e transizione energetica: vivere una vita green è possibile!

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