L’estrazione del nichel in Indonesia può sterminare la popolazione degli Hongana Manyawa. Lo stato indonesiano vuole incrementare l’economia
È sempre il solito discorso della coperta troppo corta. Qualcuno alla fine rimane scoperto, e difficilmente sono le multinazionali o gli interessi economici. Questa volta si deve raccontare la triste vicenda dei Hongana Manyawa, l’ultima popolazione di cacciatori raccoglitori nomade che vive in Indonesia. Nello specifico nel cuore verde dell’isola di Halmahera, dove vivono circa 200 – 300 persone. E la popolazione, che vive in perfetta armonia con la natura, sa che la foresta è madre e padre, ed in quanto tale deve essere rispettata ed onorata.
L’esatto opposto di quello che fanno le compagnie multinazionali di estrazione mineraria. In quella zona pare ci siano numerose riserve di nichel, le cui attività estrattive stanno compromettendo, anzi radendo al suolo la foresta, e con essa minando la vita degli Hongana Manyawa. La perdita della foresta minerebbe la loro stessa sopravvivenza, come individui e come collettività. La denuncia arriva da Survival International.
Due interessi che entrano in conflitto. Due pesi sulla bilancia, che da un punto di vista etico non troverebbero partita: gli Hongana Manyawa devono mantenere la loro foresta e gli intrusi dovrebbero andare via. Purtroppo non è così semplice. Il Governo indonesiano si è proposto di diventare uno dei principali produzttori di batterie al livello mondiale. E questo proposito è piuttosto ambizioso e richiede numerose materie prime. tra cui il nichel. Dunque l’attività estrattiva ha degli interessi economici che sono davvero difficili da scalfire. Nonostante si stia mettendo a repentaglio la pace e la vita stessa dell’ultima popolazione ancestrale che abita l’Indonesia. Senza la loro foresta non possono sopravvivere.
Una donna della comunità ha raccontato a Survival International: “Siamo così felici di vivere nella foresta con diversi tipi di carne e cibo. Possiamo raccogliere i materiali che ci servono per costruire il tetto e sostituire quello di zinco che il governo ha fatto per noi”. E questa pace può essere irrimediabilmente compromessa dalle attività estrattive di nichel. Commenta un’altra donna Hongana Manyawa: “Stanno avvelenando la nostra acqua, ci sentiamo come se ci stessero uccidendo lentamente”.
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