A Hunga Tonga sono state registrate delle correnti mai viste prima: tutto è accaduto a seguito di una drammatica eruzione del vulcano sottomarino, avvenuta nel 2022. Da allora gli scienziati stanno studiando quell’evento terribile che ha portato a danni enormi.
Tra i vulcani sottomarini più immensi sulla faccia della Terra abbiamo abbiamo il Hunga Tonga. Situato in Nuova Zelanda, lo scorso anno è finito al centro dei riflettori globali, visto che ha scosso il mondo intero, facendo parlare per giorni e giorni.
Il motivo? Una sua eruzione turbolenta che ha scosso la zona, portando a gravi danni generando un’onda d’urto violenta. Tutto è accaduto il 15 gennaio 2022, data passata alla storia per via dell’esplosione del Hunga Tonga che ha generato un’immensa colonna di polvere e cenere finita nella stratosfera. Salita fino a 57 km di quota è poi caduta a picco in acqua con una velocità pazzesca, pari a 120 km orari.
Il risultato è stato un terribile tsunami che ha sconvolto l’area, portando a ben tre vittime. Inoltre si sono generate fortissime correnti che hanno danneggiato in modo molto pesante i cavi posti sui fondali, la cui funzione era collegare il Tonga alle parti del globo.
Le correnti marine prodotte dall’eruzione di Hunga Tonga sono state da record. Non si era mai visto nella zona un fenomeno simile.
E ora gli scienziati sono riusciti a vederci più chiaro: studiando il posizionamento dei cavi hanno calcolato la velocità immensa dei flussi delle correnti, che hanno superato quelli creati da eventi come terremoti, tempeste e inondazioni.
Le correnti, inoltre, si sono protratte in una zona immensa, estesa per 100 km. Se quello di Hunga Tonga è stato un evento eccezionale, purtroppo secondo gli esperti non è una situazione così rara.
Infatti nel mondo ci sono diversi vulcani sottomarini ancora attivi, che potrebbe eruttare da un momento all’altro (scopri qui un approfondimento sui vulcani sottomarini presenti nel mondo). In pochi sono monitorati e quindi diverse comunità e infrastrutture situate nei pressi di questi giganti del mare sono a rischio.
Quella di Hunga Tonga è stata l’eruzione più forte del secolo che ha portato danni immensi dalla Nuova Zelanda fino al Perù. A questo si è aggiunto il fatto che l‘evento drammatico ha spazzato via un’intera isola, venuta alla luce nel 2015 dopo un’eruzione, denominata sotto il nome di Hunga Tonga Hunga Ha’apai, dove si sono accampati alcuni ricercatori per studiare i microrganismi di questo nuovo ecosistema.
A seguito degli eventi del 15 gennaio 2022 l’isola neonata è stata spazzata via dopo solo 7 anni.
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