Gli esperti hanno dimostrato come ad essere più in pericolo di contaminazione sono le aree costiere della Gran Bretagna e di Singapore. La soluzione non può che venire dai produttori dei vestiti e delle lavatrici, che dovrebbe adottare tutte quelle misure necessarie ad evitare che si verifichi un fenomeno del genere.
Se nel Mediterraneo, in termini di inquinamento del mare, il pericolo è rappresentato dal petrolio e dalla plastica, senza dubbio non va sottovalutato il rischio costituito dalle fibre sintetiche, le quali minacciano la salute degli organismi marini che vivono nelle acque del mare, incidendo sulla biodiversità.
A causa dell’inquinamento del mare sono in aumento le zone senza ossigeno negli oceani e vengono stravolti gli equilibri naturali all’interno dell’ecosistema marino. A causa dell’inquinamento del mare è in aumento la tossicità dei cianobatteri, con conseguenze disastrose, se non si interviene in tempo.
In attesa di provvedimenti legislativi, le associazioni ambientaliste raccomandano di mettere in atto comportamenti ecosostenibili relativi all’uso dei detersivi, all’acquisto di abiti non realizzati con fibre sintetiche e alla manutenzione adeguata delle lavatrici.
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