I mutamenti climatici sono spesso la causa di gravi problematiche ambientali. Pochi sanno però che avvertire questi cambiamenti è possibile prevederli semplicemente ascoltando i suoni ambientali. A sostenerlo è il ricercatore americano Bryan Pijanowski, il quale ha di recente pubblicato i risultati di uno studio a riguardo sulle pagine della rivista scientifica Bioscience. Secondo Pijanowski la Soundscape Ecology (l’ecologia del suono), materia che studia i suoni della natura, potrebbe aiutarci a capire e spiegare i cambiamenti climatici.
Il ricercatore ha registrato oltre 35mila suoni emessi dalla natura (alberi, vegetazione, fauna, ecc.) nello stato dell’Indiana (USA) e li ha poi analizzati assieme al suo staff di lavoro. I risultati di questa ricerca evidenziano che suoni naturali come il canto degli uccelli, il rumore delle foglie mosse dal vento oppure il silenzio che riempie una distesa pratosa sono in grado di fornire informazioni chiare e utili sullo stato dell’ecosistema. Sarebbero proprio questi suoni a prevedere in anticipo i mutamenti del clima.
Secondo lo scienziato bisogna dunque imparare ad ascoltare l’ambiente per capire l’andamento del clima. Per esempio il cinguettìo dei volatili, caratteristico di alba e tramonto, è specifico per ogni luogo e variazioni di intensità o schema possono significare cambiamenti nell’aria. Gli studi pubblicati sulla rivista Bioscience potrebbero aprire nuovi scenari per lo studio dei mutamenti climatici. Il nodo da sciogliere resta comunque il modo in cui affrontare il problema ambientale una volta riconosciuto.
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